Ex Madital e Osal chiuse da vent’anni Prosegue la bonifica

Il Comune ha chiesto di entrare a verificare come procede il recupero dei siti

Fabbriche abbandonate per la crisi dei primi anni Duemila, Massalengo continua il monitoraggio. In paese proseguono le bonifiche. Il Comune ha chiesto alla proprietà Madital (ex mangimificio chiuso da 20 anni) di entrare a verificare l’ottemperanza di due ordinanze emesse dopo la tromba d’aria del 2019.

"Doveva essere bonificato l’amianto e messo in sicurezza o demolito il sito – introduce il sindaco Severino Serafini – Per ora hanno bonificato 45.600 metri quadrati di copertura in amianto". Intanto un altro ecomostro rimarrà solo un brutto ricordo. Si sta infatti concludendo la bonifica alla ex Osal in località Priora, azienda di solventi chiusa 20 anni fa. Il cantiere dev’essere chiuso entro il 31 dicembre. "In questo caso sono state bonificate le parti fuori terra e procederemo con la caratterizzazione del terreno per capire se serviranno fondi per bonificare anche quello – avverte il sindaco – Per la prima parte di bonifica abbiamo ottenuto dalla Regione un milione e mezzo".

Osal era finita all’asta ma rimase invenduta. Nel 2017 Serafini, allora consigliere di minoranza, aveva ricevuto segnalazioni e foto sull’incuria del sito "con i fusti abbandonati contenenti sostanze chimiche, la copertura in amianto e un vascone abbandonato da dove avrebbe potuto uscire percolato. Così il commissario della Prefettura emise un’ordinanza di bonifica che rimase inevasa come quella riemessa da Serafini diventato sindaco. Finché il Comune è intervenuto direttamente e, alla seconda gara d’appalto, è riuscito a risolvere la situazione.

P.A.