Raffica di disdette di prestazioni sanitarie già prenotate: in questi giorni diversi utenti stanno ricevendo le telefonate da parte degli operatori del Cup che comunicano che le visite già in calendario devono essere sospese sine die. E gli addetti allo sportello hanno l’indicazione di prenotare solo le prestazioni che sulla ricetta hanno l’urgenza o la priorità B (entro dieci giorni) oppure la D (entro i trenta). Ci sono ancora da smaltire le vecchie prenotazioni congelate durante il periodo dell’emergenza Covid. Sulle barricate è il sindacato Fisi che ha presentato un esposto per interruzione di pubblico servizio. "I cittadini che hanno prenotato nel 2019 e nel 2020 stanno ricevendo chiamate di annullamento - attacca il segretario provinciale Gianfranco Bignamini (nella foto) - Il probema si ripercuoterà anche nei prossimi mesi perchè sarà difficile smaltire tutte le prenotazioni: se non aumentano gli orari di apertura degli ambulatori, il rischio è di arrivare nel 2021 con ancora da effettuare prestazioni magari di due anni prima". M.B.
Cronaca"Esami già fissati, ma spostati. Così si rischia il collasso del sistema"