P.A.
Cronaca

Lodi, emergenza infortuni sul lavoro: “Servono accordi più stringenti”

Lettera del presidente del circolo Legambiente Lodiverde a Prefettura, Provincia e Comune. Preoccupano i cantieri per Linificio, Einaudi, Abb ed ex Consorzio

Il prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata

Il prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata

Lodi – Emergenza infortuni e morti sul lavoro, il presidente del circolo Legambiente Lodiverde, Andrea Sari, scrive al prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata, al presidente della Provincia, Fabrizio Santantonio e al sindaco di Lodi, Andrea Furegato, per sollecitare nel Lodigiano un ulteriore e più stringente “Protocollo d’accordo“ tra le parti sociali per i cantieri dell’edilizia e delle infrastrutture.

"Ricordiamo i cantieri appena aperti o in programma per il Pnrr, come quelli del Linificio per il Museo cittadino, o la nuova sede del Liceo Einaudi previsto dalla Provincia, così come i grandi cantieri privati, come per esempio a Lodi quello residenziale dell’ex Abb e quello del supermercato dall’altra parte della stazione ferroviaria, oppure, nei Comuni del Lodigiano si stanno aprendo cantieri privati per la realizzazione di nuovi insediamenti industriali, di logistica e cantieri pubblici (Pnrr)" elenca il portavoce di Legambiente, auspicando la massima attenzione.

«A Milano – scrive il presidente del circolo Legambiente – nel luglio di due anni fa, prevedendo i cantieri di trasformazione urbanistica ed edilizia e le opere del Pnrr, prefetto e sindaco hanno deciso di aggiornare il “Protocollo d’intesa per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni“ già siglato in occasione di Expo nel 2012 e sarebbe auspicabile che si facesse anche sul nostro territorio".

"Le richieste dell’associazione sono anche puntuali: come in qualsiasi luogo di lavoro, nei cantieri dovrebbero entrare solo i dipendenti o gli autorizzati, ben conosciuti e dotati di tessera sanitaria, passando controlli anche elettronici, con badge e varchi che controllano orari e turni, anche per le imprese in subappalto, con regolare contratto e tutele. Dal controllo dei varchi, anche a distanza, si può sapere chi c’è nel cantiere, se ha frequentato i corsi di sicurezza, il contratto, lo stato di salute" conclude.