PAOLA ARENSI
Cronaca

Elisa travolta dal treno, la rabbia del papà: "Hanno chiuso il caso. Ma per nostra figlia noi andremo avanti"

Parla il padre della donna di 34 anni uccisa al passaggio a livello

Elisa Conzadori è morta investita da un convoglio in via Case Campagna nel Ferragosto del 2020

Elisa Conzadori è morta investita da un convoglio in via Case Campagna nel Ferragosto del 2020

Maleo (Lodi), 13 ottobre 2023 –  Archiviato il caso della giovane donna morta investita da un treno, la promessa del papà "ora ci rivolgiamo alla politica, vogliamo gli ispettori e che sia riaperto il caso". Parla Walter Conzadori, genitore della trentaquattrenne Elisa travolta dal treno al passaggio a livello di Maleo di via Case Campagna. Era il 15 agosto del 2020, Elisa stava facendo ritorno a casa, a Pizzighettone, terminato il turno di lavoro in un supermercato di Codogno. Il convoglio scaraventò a decine di metri l’auto della vittima, che aveva impegnato i binari al passaggio a livello. Per lei non ci fu scampo. Inizialmente erano quattro gli operatori di RfI indagati per omicidio colposo.

La Procura di Lodi aveva portato avanti sul caso una lunga inchiesta, con ripetuti accertamenti di super esperti. Non sono però stati trovati riscontri di malfunzionamenti tecnici del passaggio a livello o di altri impianti connessi. Tanto che ora, nonostante la decisa opposizione dei legali dei familiari e del fidanzato di Elisa, è stata accettata la richiesta di archiviazione della Procura e non sono state ordinate dal giudice per le indagini preliminari nuove verifiche.

“E noi, che sappiamo che non è stata colpa di nostra figlia, perché lo hanno detto e ripetuto, anche se evidentemente ignorati, quattro testimoni che viaggiavano sulle auto dietro di lei, non ci diamo pace. Quindi, per andare avanti e sopportare tutto questo, continuiamo a prendere farmaci per dormire e a farci seguire da psicologi. Non abbiamo più vita e chiediamo giustizia". Poi la promessa del padre: "Non finisce qui. Noi faremo di tutto, andando anche verso la politica, per far riaprire questo caso. Siamo in mano a Silvana Commaroli, affiancata da Francesco Salvini, presidente delle Infrastrutture, e se non è abbastanza andremo più in alto. Devono mandarci degli ispettori per riaprire il caso!".

È fermo Walter Conzadori, nel suo proposito: "Sappiamo bene quante volte la sbarra ha creato problemi in quel punto ma, purtroppo, quella volta è andata male. Due testimoni hanno spiegato subito e uno in particolare più volte che la sbarra dal lato di Codogno si era alzata poco prima che arrivasse Elisa. Poi si sono aggiunti altri testimoni, ci chiediamo come mai, davanti a questa evidenza, non sono stati ascoltati prima di archiviare".