
L'inaugurazione dell'appartamento per l'autonomia
Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), 16 febbraio 2024 - Taglio del nastro speciale oggi in via Cesare Battisti 44 a Sant'Angelo Lodigiano. È stato inaugurato, tra la gioia incontenibile dei ragazzi disabili che lo abiteranno, un appartamento, di proprietà della Cooperativa “Solidarietà”, rinnovato grazie ai fondi della misura “Dopo di Noi, gestiti dall'Ufficio di Piano dell'Ambito di Lodi. Un progetto portato avanti con l’Azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi e il Centro Sacro Cuore di Gesù – Fatebenefratelli. E durante la visita ai locali, non è mancata la benedizione del parroco di Sant’Angelo Lodigiano don Enzo Raimondi, che ha voluto rimarcare come questi spazi “rappresentino il simbolo dell’amore dei genitori, che sperano, che in futuro, la comunità si prenda cura dei loro figli”.
L'appartamento fa parte del progetto “Habit@ Housing per lo sviluppo delle abilità e dell’autonomia” , che ha lo scopo di rendere “casa”, uno spazio nel quale alcuni ragazzi con disabilità, potranno vivere lontani dalla propria famiglia, sperimentando così la propria indipendenza e autonomia, in un contesto di housing mix. E l’immobile si trova in un complesso residenziale sociale in cui si sono creati rapporti umani stretti, utili all’inserimento dei diversamente abili.
Persone che quindi, oltre a poter contare, nel delicato passaggio, sulle proprie famiglie e su personale specializzato, avranno vicino anche piacevoli “coinquilini”. Il programma per il Dopo di Noi prevede un percorso di “affrancamento” dalla famiglia d’origine per le persone con disabilità. E’ stato quindi avviato un iter di due anni, per l’implementazione delle autonomie domestiche, che interesserà i ragazzi dei centri: servirà a individuare le persone e le famiglie più adatte a proseguire nell’autogestione.
I destinatari di questa iniziativa hanno quindi aperto le porte dell’appartamento, insieme ai genitori, orgogliosi dei nuovi spazi a disposizione. Senza dimenticare sorrisi e applausi di gioia, arrivati dal profondo del loro cuore. Tanti di loro, infatti, avevano manifestato più volte il desiderio di poter vivere da soli, come i coetanei. Ora potranno quindi realizzare i propri sogni, certi di avere la dovuta assistenza.