CARLO D'ELIA
Cronaca

Emergenza coronavirus, oltre 1,7 milioni dai privati: ecco come sono stati usati

Lodi, con le donazioni agli ospedali creati posti letto Covid, acquistati software e strumenti sanitari. I sindacati: i soldi erano indirizzati anche al personale

Sul portale della Asst Lodi sono inseriti i nominativi di tutti i benefattori

Lodi, 10 giugno 2020 - Oltre 1,7 milioni di euro di donazioni private arrivate da marzo a oggi sul conto corrente dell’Asst di Lodi per l’emergenza coronavirus. Il dato appare sul portale della Regione. L’azienda lodigiana, tra le più piccole della Lombardia, è però tra quelle che ha ottenuto più solidarietà di privati da tutta Italia. In totale sui conti correnti di Asst, Ats e Irccs sono stati raccolti quasi 54 milioni di euro (la cifra più alta di 8 milioni per il Policlinico di Milano). Tra il 16 e il 31 maggio da parte di diversi benefattori all’Asst di Lodi sono arrivati 24.640 euro, ma l’ultima donazione registrata è del 4 giugno con oltre 40mila euro che sono arrivati dal Maxi Di srl, azienda del gruppo Famila con sede a Verona, derivante dalla raccolta fondi effettuata tra i clienti delle varie filiali presenti sul territorio, espressamente "per sostenere l’ospedale di Codogno".

Sempre dalla delibere dell’Asst è possibile ricostruire come, almeno nelle ultime settimane, siano stati spesi i fondi raccolti. Con la delibera 138 dell’1 aprile sono stati destinati 400mila euro derivanti dalle donazioni "per lavori ed impianti per allestimento di nuovi posti letto in tutto l’ospedale per la cura dei pazienti Covid nelle tre aree di degenza, blu, gialla e arancione". Parte della cifra è servita per "il potenziamento, con adeguamento sia infrastrutturale che tecnologico, del Dipartimento Emergenza Urgenza della Terapia Intensiva ed Sub Intensiva, del Pronto soccorso ed delle Malattie Infettive" e "per l’acquisto di beni strumentali di apparecchiature ed attrezzature sanitarie tra cui diversi ventilatori polmonari per terapia intensiva, caschi per ventilazione c-pap e saturimetri".

Nell’ultima delibera pubblicata dall’Asst il 4 giugno invece sono stati aggiunti in conto capitale per Anestesia e Rianimazione altri 360mila euro (di cui 200mila euro raccolti da Giulia Mantovani sulla piattaforma gofundme) "per l’acquisizione di un nuovo software per la gestione della cartella clinica in ambiente intensivo/subintensivo totalmente integrato ai sistemi software esistenti in azienda e per l’aggiornamento e interfacciamento degli elettromedicali alla nuova cartella clinica". Tutto questo mentre prosegue la battaglia dei sindacati Fisi, Confsal e Cisl che chiedono di utilizzare le donazioni per premiare infermieri e Oss. "Stiamo valutando di passare alle vie legali - attaccano -. I cittadini quelli che hanno donato cifre modeste le hanno donate per gli infermieri e gli operatori sanitari e non per acquistare materiale per l’ospedale".