CARLO D’ELIA
Cronaca

Lodi, due milioni agli ospedali: donazioni provvidenziali

Spesi nell’emergenza 326mila euro per ventilatori, ossigeno e dispositivi

Il direttore generale di ASST Lodi, Massimo Lombardo

Lodi, 14 giugno 2020 - Sono 1.250 le donazioni finora arrivate all’ospedale di Lodi per un totale di quasi 2 milioni di euro. Continua a crescere la cifra raccolta attraverso la solidarietà di cittadini, aziende e associazioni da tutta Italia per aiutare l’Asst di Lodi, primo fronte europeo della pandemia, a gestire l’emergenza coronavirus.

A livello regionale su tutti i conti correnti delle Asst, Ats e Irccs della Lombardia sono stati raccolti più di 54 milioni di euro. In una delibera pubblicata venerdì dall’azienda che gestisce i quattro presidi ospedalieri di Lodi e firmata dal direttore generale Massimo Lombardo (nella foto) sono elencati tutti gli interventi che dal 21 febbraio al 22 maggio sono stati finanziati grazie alla straordinaria generosità degli italiani. Finora l’Asst ha speso 567mila euro di materiale (Iva inclusa) per spese legate alla gestione dell’emergenza sanitaria soprattutto nei giorni più duri con i ricoveri costanti e la terapia intensiva ben oltre la capienza. Grazie alla solidarietà di tanti privati l’azienda guidata dal manager Lombardo (che dal 18 giugno passerà a gestire l’ospedale Civile di Brescia) sono stati acquistati 30 dispositivi C-pap, gli strumenti per la ventilazione meccanica a pressione positiva continua spesso utilizzata nel trattamento dei pazienti in reparto, per un importo di 126mila euro e altri 50mila euro per il ripristino del gas medicale nel pronto soccorso di Lodi e nei reparti del presidio ospedaliero di Casalpusterlengo.

La spesa più ingente effettuata dall’azienda ha riguardato gli ordini di materiale protettivo per il personale determinante per la gestione dei pazienti contagiati dal coronavirus: 150mila euro di mascherine protettive Fpp2 e Fpp3 e circa 100mila euro di camici monouso. Conti alla mano in cassa quindi resta circa un milione e mezzo di euro che potrà essere utilizzato dall’azienda per altri interventi nei presidi ospedalieri e per rimettere a nuovo alcuni reparti stravolti dal terremoto sanitario sia sul piano organizzativo che della gestione dei pazienti. Nell’ultima delibera pubblicata dall’Asst il 4 giugno invece sono stati aggiunti in conto capitale per la U.O.C. Anestesia e Rianimazione altri 360mila euro (di cui 200mila raccolti da Giulia Mantovani sulla piattaforma gofundme) "per l’acquisizione di un nuovo software per la gestione della cartella clinica in ambiente intensivo/subintensivo totalmente integrato ai sistemi software esistenti in azienda e per l’aggiornamento e interfacciamento degli elettromedicali alla nuova cartella clinica".