
Un intervento del gruppo di. Protezione civile di Tavazzano con Villavesco Era stato creato quattro anni fa, ora è stato accorpato a quello dell’Unione
Dopo le proteste degli ex volontari dimissionari della protezione civile comunale di Tavazzano con Villavesco, accorpata a quella in seno all’Unione di polizia locale, la vicesindaco Alessandra Gobbi replica: "Riprendiamo il progetto politico più ampio del passato, consci di quanto sia prezioso il servizio e desiderosi di ampliare gli orizzonti". Nel 2014 il Comune, con altri enti locali, ha trasformato l’ex consorzio di polizia locale in Unione, decidendo di conferirgli la funzione di polizia locale.
"Eravamo in maggioranza, tra il primo e il secondo mandato del sindaco Giuseppe Russo. Con i sindaci dell’Unione, non tutti del nostro partito, abbiamo deciso di conferire anche il servizio di Protezione civile, affinché fosse sovraterritoriale, per accedere a bandi, finanziamenti e unire mezzi e persone. All’epoca il coordinatore di protezione civile era Francesco Morosini, ex sindaco di Tavazzano, oggi tra i dimissionari: non aveva visto elementi ostativi e l’idea di mettere insieme un gruppo di protezione civile gli era piaciuta" ricorda. Nel 2016, con la collaborazione del gruppo di protezione civile locale e intercomunale (Casalmaiocco, Cervignano D’Adda e Zelo Buon Persico), è nato il gruppo di protezione civile dell’Unione. "Tutto bene fino al 2019, quando Morosini ha dato le dimissioni, io ho perso le elezioni, ha vinto lui, è scoppiato il Covid nel 2020 e il gruppo di protezione civile dell’Unione ha continuato a operare anche a Tavazzano".
"Nel 2021 – riorda Gobbi – è stata portata in consiglio comunale una proposta per ricreare il gruppo di protezione civile comunale. Ero in minoranza e mi sono astenuta. Sarebbe stato un distaccamento, perché il dirigente rimaneva nell’Unione. La protezione civile, con i volontari del paese, per molti avrebbe funzionato di più. Venne creato il gruppo comunale, c’è poi stato un ingresso e uscita costante di volontari. Dal punto di vista politico, niente mi ha mai impedito di lavorare bene, con Morosini coordinatore". Per Gobbi: "Il progetto del 2016 va ripreso, anche se non è facile mettere d’accordo tante teste. Crediamo sia bello tornare a lavorare a livello sovracomunale. Non l’abbiamo chiuso quel gruppo, ma riportato in seno all’Unione. Ora cercheremo altri volontari".