Dietrofront sulla passerella Liberty Rfi adesso è pronta al maquillage

La Soprintendenza fermò l’abbattimento della struttura del 1921, l’unica in stile esistente lungo la Milano-Bologna

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di Mario Borra

Sono passati quattro anni e mezzo da quando il sopralluogo del Soprintendente al capezzale della passerella pedonale, costruita nel 1921 ed unico manufatto in stile liberty esistente lungo il tratto ferroviario Milano-Bologna, di fatto "fermò" le intenzioni di Rfi di voler abbattere la struttura sopra i binari, a due passi dalla stazione ferroviaria di Codogno, poichè il potenziamento della linea era incompatibile con il suo mantenimento. Ora, si apre uno spiraglio per la passerella visto che Rfi avrebbe fatto dietrofront, lasciando intendere di voler investire risorse per la sua ristrutturazione. Il cambio di rotta, decisamente importante, è emerso durante un incontro tra i tecnici e funzionari di Rfi e comune avvenuto nei giorni scorsi. Sul tavolo c’erano anche altri argomenti di confronto, tra i quali lo stato attuale del cantiere di riqualificazione dello scalo, inserito nel 2017 nell’ambito del progetto "Corridoi merci Mediterraneo" che ha visto Codogno beneficiare di otto milioni di euro di investimento. A margine la notizia sulla passerella: da manufatto da abbattere a struttura da mantenere e valorizzare. Rfi, però, sembra abbia ribadito la propria intenzione di intervenire solo per rinforzare piloni ed arcate, mentre per quanto riguarda il camminamento e le balaustre (in forza di una vecchia convenzione) se ne dovrà occupare il Comune. Ora l’ente ferroviario preparerà un progetto di intervento con indicato l’investimento di massima: il Comune, quando sarà pronto, ha chiesto di poterlo visionare per capire quale sarà la quota parte che eventualmente dovrà prevedere alla luce del fatto che gradini e paratie sono in condizioni pessime. Per quanto riguarda invece i lavori di potenziamento dello scalo da 8 milioni di euro, il cantiere, dopo uno stop derivante dall’abbandono della ditta, proseguirà nei prossimi mesi con il rifacimento dei marciapiedi tra i binari mentre per il comune la priorità resta il termine dei lavori del cosiddetto "sfondamento" del quinto binario verso viale Trivulzio. A oggi l’opera è incompleta ma è fondamentale per la mobilità di utenti e pendolari che avrebbero una alternativa valida alla passerella, attualmente quasi impraticabile. I tecnici di Rfi hanno assicurato di voler accelerare i lavori.