
Pendolari alla stazione di Casale (Tommasini)
Lodi, 8 aprile 2019 - Degrado nelle stazioni ferroviarie della Bassa Lodigiana, gli amministratori locali chiedono interventi a Rete ferroviaria italiana. A Maleo nessun problema, Codogno è monitorata. Tanti scali ferroviari del Basso Lodigiano delle linee Pavia Cremona e Milano–Piacenza presentano problematiche.
Il sindaco di Ospedaletto Lucia Mizzi in settimana ha segnalato sui social siringhe, immondizia, pacchetti di sigarette e indumenti a terra nella sala d’attesa della stazione dove, inoltre, è stato rotto il vetro di uno sportello e spesso ci sono anche deiezioni e urina con cattive frequentazioni. Per Pierluigi Cappelletti, primo cittadino di Orio Litta, «Rfi esegue un paio di pulizie e sfalcio erba l’anno. Troppo poco. La siepe esterna la potiamo noi. Poi c’è il problema della vicinanza del casello ferroviario alla ex Mantovana. Noi abbiamo realizzato la rotatoria per mettere in sicurezza l’accesso in paese e gli automobilisti che sostano in attesa che le sbarre si alzino. Ma in questi ultimi cinque anni il traffico pesante è triplicato e così i passaggi dei treni, con abbassamento delle sbarre quasi ogni ora e lunghe file di auto in attesa». «È urgente elettrificare per abbreviare i tempi di attesa e allargare il passaggio stradale attraverso i binari».
Secondo Massimiliano Lodigiani, sindaco di Santo Stefano, «la stazione è lasciata a sé stessa. RFI ha pensato a tinteggiatura, illuminazione, videosorveglianza, ma non presidia. Inoltre è lo scalo ferroviario per i “disgraziati” che salendo a Piacenza, non pagano il biglietto e vengono fatti scendere alla prima stazione utile. Occorre affittare i locali a un custode». Il sindaco Mauro Salvalaglio aggiunge che «la stazione di Secugnago necessita di arrangiamenti in sala d’attesa. La recente installazione dell’apertura temporizzata ha migliorato la situazione. Abbiamo deciso di acquisire in comodato d’uso gli immobili per poter intervenire direttamente. Tuttavia siamo ancora in attesa di risposte da parte di RFI».
Pure il sindaco di Casale, Gianfranco Concordati, aveva lamentato problemi per la sicurezza e il degrado del proprio scalo. A fine marzo il soffitto ha perso pezzi, c’era acqua che filtrava sulla banchina di attesa dei treni e le obliteratrici costantemente fuori uso. Francesco Passerini, sindaco di Codogno e presidente della Provincia, invece esce dal coro, più fiducioso: «Il nostro è un interscambio modale importante, la stazione è un obiettivo sensibile sempre monitorato dai carabinieri in accordo con la prefettura e adesso è sotto controllo. Ai colleghi sindaci consiglio, ove possibile, di utilizzare vigilanza privata nei paraggi».