
Negli ospedali lodigiani al momento non sono ancora state creati reparti riservati esclusivamente ai positivi
“Il Covid sta esplodendo, almeno da due settimane, con molteplici forme ma, per fortuna a quanto pare, senza casi gravi". Lo afferma Massimo Vajani, presidente dell’Ordine dei medici di Lodi. Il Covid si è trasformato.
"Gusto e olfatto, che di solito venivano compromessi, ora non lo sono più e spesso ci sono pazienti positivi al virus che accusano forme gastrointestinali, rinite – riferisce –. C’è chi, con 39 di febbre, è negativo e chi con due starnuti risulta contagiato".
C’è quindi il rischio di confonderlo con altre malattie di stagione. Con la faringite, spesso acuta, c’è infatti anche lo streptococco, che sta mettendo a dura prova adulti e bambini. "Io, per vederci chiaro, a tutela propria e altrui, chiedo di fare i tamponi – ribadisce Vajani –. Qui in studio il telefono squilla in continuazione, è un delirio, ci sono moltissimi contagi".
Oggi per difendersi non ci sono regole obbligatorie, ma il medico punta sul buonsenso della gente: "Come tutte le forme virali, è impossibile una prevenzione con regole fisse – ricorda –. Non portando le mascherine, non praticando il distanziamento etc. siamo inoltre tornati a quello che prima era l’influenza. Con la scomparsa dei dispositivi di protezione, è ricominciato il contagio massivo anche se, ovviamente, soprattutto nei grossi centri, o a contatto con tante persone, come sui treni o nei locali pubblici, sarebbe meglio mantenere la distanza e usare la mascherina ancora oggi. Cosa che, però, purtroppo, non fa più nessuno.
Fortunatamente i sintomi principali durano pochi giorni, e sono ossa “rotte“, influenza e rinite. Bisogna però continuare a stare attenti e tutelare i fragili e i malati". Sul fronte ospedaliero a ieri mattina erano 28 i pazienti positivi al Covid ricoverati nei quattro ospedali dell’Asst di Lodi, di cui uno in Terapia Intensiva a Lodi.
L’andamento della situazione epidemiologica è tale per cui non vi sono reparti dedicati solo ai pazienti positivi al virus, ma singoli i casi vengono attentamente monitorati e gestiti attraverso la creazione di apposite “bolle Covid“, isolate dal resto dei degenti e organizzate in sicurezza, a tutela della salute di tutti. L’Asst raccomanda la vaccinazione anti-Covid, soprattutto per le persone più fragili e anziane.