
Cristina Zucchetti ha spiegato le potenzialità del programma “ZCare”
Lodi, 7 aprile 2020 - "Abbiamociniziato a scrivere il codice del software l’11 marzo e il 23 abbiamo inserito i dati dei primi 12 pazienti da monitorare, tutti medici e infermieri in quarantena a casa, per garantire un test qualificato. Dopo averlo messo a disposizione dell’Asst di Lodi, da questa settimana “ZCare” è operativo anche all’ospedale di Crema e presto lo sarà anche per l’Asst di Pavia e l’Asl di Torino". A spiegare come è nato, a Lodi, il programma ideato per fronteggiare l’emergenza Covid-19 in telemedicina, allo scopo di liberare velocemente posti letto negli ospedali o evitare i ricoveri nei casi di positività non gravi, garantendo la continuità assistenziale a domicilio, è Cristina Zucchetti, responsabile delle risorse umane della software house Zucchetti, affiancata da Alberto Cazzulani, a capo del team tecnico.
Sviluppato in tempo record, basandosi su sistemi esistenti di gestione risorse umane e monitoraggio del diabete, e in costante evoluzione, l’applicativo è stato messo a disposizione in uso gratuito a tutti gli ospedali nazionali: "Il progetto è nato in risposta alle esigenze degli ospedali di Lodi, Codogno e Sant’Angelo, ai quali abbiamo donato anche 300 saturimetri, con modifiche sostanziali apportate su richiesta di Medici senza frontiere - spiegano -. La maggior parte dei pazienti, alcune centinaia, da casa, è in grado, in piena autonomia, di inserire i dati di temperatura corporea, saturazione e battito cardiaco tramite pc, tablet o smartphone e, non appena avremo l’ok di Google Italia, anche tramite un’app; gli altri vengono chiamati dal call center. Il sistema evidenzia in tempo reale, con colori da bianco a rosso, i valori, totali e dei singoli, e fa scattare eventuali allerte. Ogni ospedale è ospitato nella server farm Zucchetti: i tempi si accorciano e tutti possono collegarsi al cloud dal proprio browser. Questa settimana partiamo coi pazienti dell’ospedale di Crema, che ci ha chiesto di aggiungere i dati sui tamponi, perché ad oggi non esiste una banca dati informatizzata, e con due case di riposo di Lodi, tra cui Santa Chiara (pubblica, dove c’è stato un picco anomalo di decessi), che useranno “ZCare” per un monitoraggio interno. Sempre a Lodi stiamo facendo dei test pilota con 3-4 medici di base: siamo pronti, se Asst lo richiede, a farli accedere tutti al sistema. Abbiamo già firmato il contratto di comodato d’uso con l’Asst di Pavia, che ha 8 ospedali, e con l’Asl di Torino". "In futuro - conclude Zucchetti -, grazie a componenti robotiche, potranno essere collegati al software apparecchi che trasmettono i dati in automatico, dal saturimetro all’elettrocardiogramma. I dati storici potranno inoltre essere analizzati da algoritmi di intelligenza artificiale con scopi predittivi dell’evolversi di una malattia".