Coronavirus, vertice a Lodi: arrivano 80 carabinieri e un ambulatorio mobile

La situazione nei paesi in cui si è sviluppato il primo e principale focolaio in Italia

Una farmacia chiusa a Codogno ma che garantisce servizi di prima necessità

Una farmacia chiusa a Codogno ma che garantisce servizi di prima necessità

Codogno (Lodi), 22 febbraio 2020 - Emergenza coronavirus, sindaci del Lodigiano convocati per il primo pomeriggio nella sala dei Comuni della Provincia. L'incontro è stato deciso dal prefetto di Lodi, Marcello Cardone, per fare il punto della situazione. Nella zona è atteso tra l'altro un contingente di rinforzo di 80 uomini, "preventivamente istruiti ed equipaggiati", inviato dalll'Arma dei Carabinieri per far fronte all'emergenza Coronavirus. A questo dispositivo si aggiunge un ambulatorio mobile e supporto medico per il personale impiegato. 

Nel Basso Lodigiano, a Codogno in particolare, si è sviluppato il primo e principale focolaio di Covid-19 e si è registrato anche un decesso, quellio di un'anziana di 76 anni residente a Casalpusterlengo. Dieci i comuni isolati, per ub totale di circa 50mila abtitanti: Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d'Adda, Somaglia, Maleo, San Fiorano, Bertonico, Fombio, Castelgerundo e Terranova. Paesi fantasma dove è tutto chiuso fatta eccezione per i servizi essenziali. Inoltre, dando seguito all'ordinanza di Regione Lombardia, Trenord ha stabilito che i treni non effettuano fermata nelle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo. 

Casalpusterlengo l'assessore alla Protezione civile, Lina Ressegotti, ha fatto diffonere dagli altoparlanti delle auto della Polizia locale e della Protezione civile un messagio audio: "Avviso alla cittadinanza del Comune di Casalpusterlengo, oggi sabato 22 febbraio. In base all'ordinanza del ministero della Salute si invitano i cittadini a ridurre le uscite e a evitare momenti di aggregazione". Sempre a Casalpusterlengo restano ferme le attività del centro di ricerca della multinazionale Unilever, dove lavora il 38enne contagiato dal coronavirus come 'paziente 1', inizialmente ricoverato a Codogno e questa matina trasferito al San Matteo di Pavia. Il fermo delle attività all'Unilevere è stato disposto ieri per consentiredi effettuare i test necessari e in attesa delle indicazioni delle autorità sanitarie. C Castiglione D'Adda, comune d'origine del 38enne dove ieri tre residenti sono risultati positivi al test, almeno altre tre persone con sintomi compatibili col Covid-19 sono state portate questa mattina in ospedale per accertamenti.

È risultato invece negativo l'esito del test per contagio da coronavirus effettuato su "due lucani provenienti da Codogno: ad ulteriore precauzione gli stessi cittadini hanno deciso per una quarantena volontaria". Lo ha reso noto, attraverso l'ufficio stampa della Giunta lucana, la task force istituita dalla Regione Basilicata. Secondo quanto si è appreso, il test è stato effettuato all'ospedale San Carlo di Potenza. Diverso l'esito in Piemonte: " C'è un caso accertato di coronavirus che è ricoverato attualmente all'Amedeo di Savoia, è un cittadino italiano 40enne di Torino che ha contratto il virus  per rapporti con il ceppo lombardo che già conosciamo" ha dichiarato il presidente della Regione, Alberto Cirio.