Codogno (Lodi), 25 settembre 2024 – A Codogno c’è un mondo del volontariato tante volte sommerso. Non noto ai più. Un esempio di questo mondo è rappresentato da Giovanni Balzarelli, 59 anni, uno degli “angeli” pronti a mettersi sempre a disposizione degli altri. Egli ha dedicato molto tempo della sua vita al servizio della parrocchia e degli anziani in difficoltà. “Sono in pensione da un paio d’anni – racconta –. In precedenza, per alcuni anni, avevo lavorato in cascina. Poi ho lavorato anche alla casa di riposo di Codogno come persona tutto fare. Ho prestato la mia opera anche nella multinazionale delle automobili Mta di Codogno e prima di andare in pensione, ho fatto il responsabile di un reparto nel centro commerciale ex Auchan di San Rocco al Porto”. La generosità verso il prossimo arriva dalla famiglia. “Mia mamma è sempre stata molto attiva nel volontariato, è stata lei a spingermi verso questa esperienza – aggiunge –. Già da quando ero piccolo ho scelto il sacrificio e ho seguito una strada difficile, ho sempre lavorato in tante associazioni e ho dato il 100% di me stesso. Forse sono cresciuto troppo in fretta, perdendo i divertimenti dei coetanei. Ma ora tanta gente mi vuole bene. Conservo inoltre tanta voglia di donare alle persone meno fortunate di me. Sinceramente l’ho fatto senza cercare clamore e allo stesso tempo senza tregua, finché la salute e le esigenze della vita me l’hanno permesso”.
Il libro coi ricordi di una vita
Adesso Giovanni Balzarelli ha racchiuso i ricordi in un volume intitolato “Volontario con la V maiuscola” che presenterà venerdì alle 20.45 nel teatro della parrocchia Santa Francesca Cabrini del rione San Biagio. Nel volume racconta anche un po’ di storia della città vissuta in prima linea. Racconta la nascita della nuova chiesa del Villaggio San Biagio, la sua costruzione, l’importante esperienza come socio dell’Unitalsi di Codogno, sia come barelliere sia come persona impegnata a fianco di anziani e fragili. Il volume, a colori, sarà poi disponibile nelle edicole e alla Pro Loco di Codogno. La presentazione del libro è stata affidata a Giovanna Boffelli, presidente Unitalsi della sottosezione di Lodi. E una parte del ricavato delle offerte raccolte distribuendo il testo, sarà utilizzato per coprire parte delle spese del viaggio a Lourdes o Loreto, di qualche persona in difficoltà. Tanti sono i ricordi di Giovanni. In primis quando è stato barelliere nei pellegrinaggi organizzati dall’Unitalsi nei santuari italiani e all’estero: Loreto, Caravaggio, Lourdes e Banneux (quest’anno taglierà il traguardo del quarantunesimo viaggio con gli ammalati).
I viaggi a Lourdes
Uno spazio importante nel libro è stato riservato all’esperienza fermamente voluta da Pierino Tansini, a Rovescala (Pavia), con il soggiorno estivo per gli anziani. “Indimenticabili le esperienze sui treni bianchi che per anni l’Unitalsi ha organizzato per portare gli ammalati, in particolare a Lourdes: si partiva da Codogno coi pullman, per poi unirsi agli altri gruppi milanesi e lombardi e raggiungere la Grotta di Massabielle - testimonia ancora Balzarelli –. Un capitolo del libro è dedicato all’impegno nella Croce Rossa codognese, con i corsi di formazione, gli interminabili turni di servizio e le esercitazioni sul territorio, in quella che poi diventerà la Protezione Civile”. Poi la delicata esperienza nell’Acat (Associazione dei Club Alcoologici Territoriali) in qualità di volontario e amico di persone con problematiche di dipendenza dall’alcool.