Codogno, il polo fieristico rinasce: avviati lavori per 9 milioni. Quanto dureranno

Tre ditte in campo: col primo lotto riqualificazione di auditorium e un padiglione, poi intervento sui locali che ospitano la fiera dei bovini. Si realizza anche un nuovo parcheggio

La presentazione dell’intervento

La presentazione dell’intervento

Codogno - Si tratta di uno dei cantieri più grandi e complessi degli ultimi anni nella città di Codogno: tre imprese che lavoreranno contemporaneamente, tra gli otto e i nove milioni di euro stanziati, due anni circa di lavori previsti, un’area complessiva di oltre 30 mila metri quadrati coinvolta. Ieri mattina, c’è stata la simbolica posa della prima pietra della maxi ristrutturazione del quartiere fieristico di viale Medaglie d’Oro con il ritrovo sul piazzale interno dei rappresentanti delle tre imprese, la Edilrosa di Codogno, la Sa.Gi di Senna Lodigiana e la Impredima di Piacenza, dei progettisti, Stefano Bernardelli, Marco Rancati e Roberto Barbieri, dei tecnici del Comune di Codogno oltre che del sindaco Francesco Passerini e l’assessore ai lavori pubblici, Severino Giovannini.

In pratica, in maniera più prosaica, c’è stata la formale consegna dei lavori e la posa della recinzione per la delimitazione dell’area di cantiere. Dopo i primi interventi preliminari, dunque, gli operai entreranno nel vivo, presumibilmente dopo la vacanze natalizie. I lavori sono stati suddivisi due lotti: il primo, da realizzare entro la prossima fiera autunnale del 2023, sfrutterà la prima tranche di finanziamento dei fondi emblematici (due milioni e 200 mila euro) e si concentrerà sulla realizzazione della palazzina servizi, sulla riqualificazione dell’auditorium Vezzulli e sulla ristrutturazione del padiglione ex Ape oltre alla costruzione del nuovo parcheggio di fronte all’ingresso del polo fieristico. Entro il 2024, invece, verrà rimesso a posto il padiglione A, dove si tiene normalmente il concorso bovini dell’expò zootecnico, e verrà costruita ex novo una nuova struttura, proprio dietro al capannone principale. Per completare i lotti, il Comune può attingere ad ulteriori fondi già messi a disposizione: due milioni arrivati grazie al patto con la Regione Lombardia nel contesto dell’ Accordo di rilancio economico sociale e territoriale (Arest) e tre milioni e 800 mila euro arrivati grazie al Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr). Anche il Comune metterà a disposizione una quota parte di alcune centinaia di migliaia di euro.

Soddisfatta l’amministrazione comunale che, finalmente vede coronare un sogno cullato ormai da anni, cioè dal 2018 quando furono messi a disposizione per il Lodigiano i fondi emblematici della Fondazione Cariplo, così come avviene a rotazione per le province lombarde. Ma la riqualificazione del quartiere fieristico non riguarda solo l’aspetto strutturale ed impiantistico, seppur indispensabile visto che la costruzione dell’expò codognese risale agli anni Sessanta: gli spazi rinnovati saranno importanti anche per insediare corsi di formazione in ambito agro-zootecnico, mentre troveranno posto anche la sede della Protezione Civile (nell’ex Ape) così come verrà ricavata una nuova sala polivalente a vocazione prettamente teatrale, luogo ad oggi mancante in città, al posto dell’attuale sala conferenze.