Codogno, incursioni notturne tra negozi e bar: caccia al ladruncolo misterioso

Tre commercianti del centro storico presi di mira da un malfattore capace di intrufolarsi in spazi molto ridotti

La “spaccata“ al colorificio Facchini di via Mazzini

La “spaccata“ al colorificio Facchini di via Mazzini

Codogno (Lodi) - Scorribanda notturna in pieno centro storico, tra venerdì e sabato, con due bar e un negozio presi di mira da un baby ladro, circostanza avvalorata dal fatto che, in due occasioni, per poter rubare, l’autore deve essere necessariamente penetrato da uno spazio molto ridotto. Il malvivente ha sfondato una parte della spessa vetrata d’ingresso del colorificio Facchini di via Mazzini con almeno tre colpi, riuscendo alla fine a intrufolarsi nel negozio da un piccolo pertugio. Una volta all’interno, l’ignoto incursore ha aperto diversi cassetti in maniera forsennata e il registratore di cassa, rubando poco meno di 300 euro. Poi la fuga precipitosa, dimenticandosi all’esterno il cassetto del registratore di cassa, ma relativo a un altro colpo.

Il secondo blitz è avvenuto nel bar Angolo, tra via Costa e via Pascoli: anche in questo caso, il ladro ha trafugato dalla cassa poco meno di 200 euro, non prima di strappare la telecamera interna per impedire di essere immortalato. L’allarme è scattato e il malvivente è fuggito, forse da una finestrella laterale. Il bar aveva chiuso a tarda ora dopo una serata di karaoke e qualcuno ipotizza (anche se la circostanza è tutta da verificare) che il ladro possa essersi nascosto all’interno.

Il terzo raid è avvenuto nella centralissima piazza XX Settembre ai danni del Bar Mania: lo sconosciuto ha forzato la porta a vetri dell’ingresso principale ed è entrato all’interno del locale, puntando al registratore di cassa da dove ha rubato circa 500 euro. Poi si è pure fermato a mangiare qualche pasticcino vicino al bancone del bar. All’interno del locale vi sono delle telecamere, ma anche in piazza sono attivi gli occhi elettronici del Comune.

I carabinieri sono al lavoro a 360 gradi: sia sulle impronte lasciate nei vari blitz (soprattutto nel negozio Facchini) sia sulle immagini che sono già state salvate e saranno visionate al più presto. Infine una circostanza misteriosa: uno dei registratori di cassa trafugati è stato rinvenuto, da parte del proprietario, ignaro di tutto, nell’abitacolo di una vettura posteggiata con la portiera aperta.