Codogno: le oasi verdi diventano sorvegliate speciali

Scelti i parchi di Villa Polenghi e di viale Albino per l’installazione di una fitta rete di telecamere a guardia del rilancio

Il sindaco Francesco Passerini nel parco di Villa Polenghi, riscattata dal municipio

Il sindaco Francesco Passerini nel parco di Villa Polenghi, riscattata dal municipio

Codogno - L’oasi verde di Villa Polenghi, riscattata dal privato nei mesi scorsi, e il parco di viale Albino, all’ombra del santuario dedicato alla Madonna di Caravaggio, saranno i prossimi “sorvegliati speciali“ nel contesto di un progetto per installare telecamere a circuito chiuso. L’Amministrazione comunale ha individuato queste due aree come zone sensibili e ha già pronto un progetto per la creazione di una fitta rete di occhi elettronici per tenerle sotto controllo. Sopralluoghi ad hoc sono già stati effettuati nei giorni scorsi da amministratori e Polizia locale. Il documento con le linee guida sarà pronto la prossima settimana e successivamente seguirà l’iter amministrativo con l’approvazione in Giunta. Per finanziarlo il Comune ha pensato a un bando regionale, recentemente promosso con uno stanziamento globale di 3 milioni e mezzo, che prevede un cofinanziamento dell’80 per cento per un importo massimo di 80mila euro a progetto. Si punta a ottenere impianti moderni, le cui immagini possano essere visionate in tempo reale anche dagli smartphone degli agenti della Polizia locale in pattugliamento.

Per il parco di Villa Polenghi, la videosorveglianza è indispensabile nel contesto del futuro rilancio dell’area di circa 9mila metri quadrati che prevede la rinaturalizzazione del sito con la contestuale posa di arredi, panchine, illuminazione, rimessa a nuovo delle due fontane storiche e ripristino delle vecchie scuderie, a oggi un rudere, per scopi turistici e di valorizzazione dei prodotti tipici. L’area è già recintata ma occorre garantire un controllo assiduo – l’altra notte era scattato un allarme intrusione, poi ridimensionato – che, durante gli orari di apertura giornalieri, sarà garantito anche dalle ronde delle Guardie ecologiche volontarie (Gev).

Per il maxiparco attrezzato di viale Albino, nato negli anni Settanta, il Comune intende proseguire sul doppio binario della sicurezza e del rilancio con interventi ad hoc nei prossimi mesi: le telecamere dovranno infatti sorvegliare il risultato di un lavoro di riqualificazione (rimozione della parete d’arrampicata per bambini, ormai vandalizzata, e del tunnel in cemento ricettacolo di rifiuti) che dovrà necessariamente essere messo in atto. Anche il parco giochi inclusivo, realizzato proprio all’interno dell’oasi verde di viale Albino tra il 2018 e il 2019, è ormai finito nelle grinfie di graffitari e vandali che lo lasciano perennemente in preda alla sporcizia. Non è escluso che, nell’ambito del progetto di videosorveglianza, si acquistino anche fototrappole da collocare in punti ad hoc per stanare teppisti ed ecofurbi.