PAOLA ARENSI
Cronaca

Chef ucciso nel motel di New York Condannato il complice della escort

Il filippino Lescano dovrà scontare 32 mesi di reclusione. "Trasse vantaggio economico dalla morte di Zamperoni"

di Paola Arensi

Condanna, oltreoceano, anche per il secondo imputato finito alla sbarra per la morte dello chef 33enne Andrea Zamperoni originario di Zorlesco, frazione di Casalpusterlengo. La corte federale di Brooklyn ha condannato, con sentenza arrivata lunedì, Leslie Lescano, il 45enne filippino che il 18 agosto del 2019 aveva raggiunto la 43enne italo-canadese Angelina Barini, di cui era fidanzato e si era nascosto nel motel del Queens in cui è avvenuto l’omicidio del casalino. Era rimasto appartato, per poi arraffare e utilizzare le carte di credito del lodigiano. Lescano sconterà 32 mesi di reclusione. La donna, lo scorso aprile, aveva invece patteggiato 30 anni di carcere. La sua gravissima posizione la vedeva imputata per la morte del casalino, ma anche per l’avvenuto decesso, in circostanze simili, di altri tre uomini, due turisti e un pensionato, scomparsi nelle settimane precedenti. La condanna del filippino è arrivata per aver "tratto vantaggio economico" dalla morte di Andrea Zamperoni, riferendosi, appunto all’indebito utilizzo delle sue carte. La escort italo americana avrebbe ucciso i malcapitati clienti, con cocktail di farmaci e sostanze stupefacenti che, invece, avrebbero dovuto avere lo scopo di addormentare la vittima, per consentire di razziargli soldi e carta di credito. Ma a volte qualcosa è andato storto e secondo il giudice, anche se non è stato possibile accertare un ruolo diretto di Lescano nella morte dello chef, il fidanzato della donna sarebbe stato consapevole di queste morti causate con la stessa modalità.

Lo chef, partito dal Lodigiano per lavorare da Cipriani dolci, a New York, è morto nel pieno della sua carriera. Senza poter più continuare a realizzare i propri sogni. La prima ad accorgersi della scomparsa del lodigiano era stata la mamma che, non riuscendo a contattarlo dall’Italia, aveva chiesto aiuto a Cipriani. I colleghi hanno quindi fatto scattare le indagini e dopo alcuni giorni di indagini della polizia, è stato rinvenuto il corpo in albergo. A vegliarlo c’era ancora la donna. Il corpo era in un cestone per la biancheria sporca, ricoperto di incenso per mascherare l’odore.