Centrali termoelettriche, il Pd attacca "Territorio a rischio. Serve chiarezza"

Nuovo impianto Sorgenia: dall’Istituto superiore di sanità è arrivato il parere critico. La Regione ha invece detto sì

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Come è possibile che, per la nuova centrale Sorgenia, ci sia stato un "pronunciamento fortemente critico" da parte dell’Istituto superiore di sanità e il "parere favorevole di compatibilità ambientale" da parte della giunta regionale? A porre l’interrogativo è il Pd provinciale che, in seguito alle dichiarazioni rilasciate a Il Giorno da Mauro Salvalaglio, delegato all’Ambiente della Provincia sulla gestione delle convenzioni per le centrali termoelettriche, sottolinea il "contrasto" tra le valutazioni dei due enti. Contestati anche tempi e modi: "L’annuncio di un confronto programmato a gennaio è tardivo ed insufficiente - sottolinea la segretaria Roberta Vallacchi (in foto) -: l’argomento deve essere portato quanto prima al centro di un dibattito su scala provinciale, tramite l’Assemblea dei Sindaci. Cambiamenti così rilevanti, come la prospettiva di un ulteriore aumento della potenza termoelettrica in un territorio già colpito dal problema dell’inquinamento, non possono essere gestiti in sostanziale ‘clandestinità’".

Sulla questione della monetizzazione delle compensazioni, per un totale di circa 35 milioni di euro, rileva il Pd, "l’approccio è del tutto inadeguato, trascura fondamentali elementi di verifica preliminare del potenziale impatto di questi interventi su ambiente e salute dei cittadini, nonché cruciali aspetti di gestione degli spazi dismessi, come nel caso del parco combustibili di Tavazzano su cui è indispensabile ottenere garanzie in merito a tempi e modalità della bonifica".

L.D.B.