Castelnuovo, il progetto: "Nelle baracche creeremo socialità"

Scatta il progetto “Mano a mano“ Primo passo è completare la ristrutturazione

CASTELNUOVO

BOCCA D’ADDA

A Castelnuovo sono state recuperate tre baracche, di 70 metri quadrati l’una, in via Umberto I, che diventeranno sede per attività in rete. L’inaugurazione potrebbe avvenire il 5 settembre, durante la sagra. La parola d’ordine del progetto “Mano a Mano“, di cui la Fondazione comunitaria di Lodi è partner, in collaborazione con Comune di Castelnuovo, Le Pleiadi, Famiglia Nuova e Pro loco, è integrazione. E a questo hanno lavorato anche migranti ospiti presso la casa cantoniera gestita dall’Azienda per i servizi alla persona. Nasce quindi un patto di collaborazione che prevede la suddivisione delle attività per la riqualificazione, il mantenimento e l’utilizzo delle baracche. All’interno delle quali potranno essere promossi eventi e laboratori. Il presidente della Pro loco Luigi Toninelli ha ricordato che "nelle baracche abbiamo già sistemato tutto, rifatto il pavimento, rifaremo l’impianto elettrico, pittureremo le pareti e il Comune ci aiuterà a fare altro". L’assessore e vicesindaco di Castelnuovo Amalia Veneroni ha chiarito "c’è l’interesse di allacciare nuovi rapporti. Andremo avanti col calendario interrotto dal Covid. Il merito è dei giovani". D’accordo il consigliere al Tempo libero Roberto Ferrari "anni fa il sindaco l’ha vista lunga insieme al Consorzio. Sono arrivati tutti bravi ragazzi che hanno sempre collaborato. Ora vogliamo unirli ai nostri, nel lavoro e nelle feste". Soddisfazione espressa anche dal project manager di “Mano a Mano“ Ciro Vajro. P.A.