Casalpusterlengo (Lodi), 7 dicembre 2024 – “Il nido non si vende, vergogna”. Nella tarda serata di giovedì, sul cancello dell’asilo nido comunale di via De Gasperi, al quartiere Pilota di Casalpusterlengo, è comparso uno striscione bianco su cui una mano ignota ha scritto con lo spray la frase eloquente circa la questione che sta riguardando in questi mesi la struttura. L’Amministrazione comunale, infatti, ha approvato una linea d’indirizzo riguardante l’intenzione di esternalizzare il servizio ed è quasi certo che la clamorosa protesta fosse riferita proprio alla decisione dell’Esecutivo, anche se ieri il sindaco Elia Delmiglio si è affrettato a spiegare che la situazione è ben diversa rispetto alla semplificazione messa nero su bianco sullo striscione.
“Servizio potenziato”
“Non ci sarà alcuna vendita né cessazione del servizio che, anzi, si sta potenziando e ampliando passando da 33 a 49 posti – precisa il primo cittadino – Ma l’idea è quella di proporre un’ipotesi di gestione che interessa la gran parte degli asili e cioè concretizzare l’obiettivo di una struttura “cui si rivolge la maggiore parte delle famiglie con conduzioni affidate a gestori privati”. Secondo il Comune con questa nuova formula l’asilo rimarrebbe nelle mani dell’ente pubblico che manterrebbe il potere di controllo mentre per quanto riguarda la gestione operativa entrerebbero in campo i privati.
La giustificazione
“Un modello che funziona – spiega Delmiglio – e permette di garantire un servizio che, in questo modo, potrà essere erogato a una maggiore platea di famiglie, applicando rette contenute e calmierate rispetto al mercato”. La Giunta promette di agire con “trasparenza, buonsenso e collaborazione” con le famiglie dei piccoli utenti. Alcune però sembrano preoccupate per la virata verso i privati. Infatti il primo cittadino ritiene che il blitz di giovedì sera possa essere stato portato a termine da qualche genitore scontento rispetto a quanto prospettato per il futuro prossimo del servizio. Lo striscione è stato rimosso anche se resta il fatto che ora l’Amministrazione municipale è consapevole che l’iter verso l’esternalizzazione del servizio non sarà sicuramente in discesa.