
L’attuale presidente Gianni Stringhetti (non legato a nessun partito) non si ricandida Il suo mandato al timone della casa di riposo è durato quattro anni
Cambio al vertice della Fondazione Opere Pie Riunite: l’attuale presidente Gianni Stringhetti va verso l’addio dopo l’unico mandato di quattro anni che si chiuderà il prossimo 25 gennaio. Martedì prossimo proprio Stringhetti, con il cda uscente, presenterà la relazione che riassumerà quanto fatto dal 2021 ad oggi. Tra le tante opere portate a termine, sarà menzionata anche la questione della cittadella della salute che mira a riunire Fondazione Opere Pie e Asp basso lodigiano. Ad oggi c’è uno studio iniziale, commissionato per capire quale soluzione adottare, e successivamente è stata promossa una “due diligence“ (attività di investigazione di dati e di informazioni) per approfondire alcune tematiche e mettere sul piatto gli aspetti positivi e le criticità dell’operazione che ora, se a livello politico ci sarà il via libera, sarà una questione che dovrà prendere in mano il prossimo cda.
Intanto la fase istruttoria per trovare il successore al vertice dell’ente di via Bassi è ancora in atto: il termine per la presentazione delle candidature pubbliche scadeva lo scorso lunedì, ma il sindaco lo ha prorogato fino al 23 gennaio. Occorrerà capire quale sarà il nuovo assetto: in queste ultime ore sono in programma riunioni politiche per cercare l’accordo, una tra tutte quella di martedì sera che ha messo attorno ad un tavolo tutti i segretari delle forze politiche di maggioranza (Lega, Forza Italia, Codogno Lista Civica, Fratelli d’Italia). Sembra che Forza Italia abbia chiesto espressamente di nominare come presidente un suo rappresentante e in queste ore dovrebbe chiudersi l’intesa.
Sullo sfondo ci sono anche altre due questioni legate ai nuovi vertici da cambiare: per la commissione biblioteca, dopo l’addio di Francesco Dionigi, c’è già il sostituto e il nuovo presidente sarà Roberta Roarselli mentre per la multiservizi Asm se ne parlerà ad aprile inoltrato quando il cda scadrà all’approvazione del bilancio consuntivo. In questo caso, occorrerà capire chi sostituirà Andrea Negri, sicuramente in uscita. Sarà certamente un affare a tre: Codogno Lista Civica intende mettere sul piatto un suo candidato così come Forza Italia spingerà sull’acceleratore forte dei numeri in Consiglio mentre non è detto che la Lega rinunci a cuor leggero a questo importante ruolo. Chi la spunterà? Codogno Lista Civica, secondo indiscrezioni, vorrebbe far contare il suo peso numerico delle ultime elezioni e chiederà espressamente la presidenza dell’ente di viale Trieste.