
Sempre più in affanno i reparti senza personale sanitario
Lodi, 23 ottobre 2020 - In due anni l’Asst di Lodi ha perso 46 medici. Si tratta di personale operativo un po’ in tutti i reparti degli ospedali di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo. Il dato prende come riferimento il periodo gennaio 2018-dicembre 2019, quindi diversi mesi prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria scoppiata in Italia il 20 febbraio scorso con la scoperta del paziente 1 a Codogno. In 24 mesi sono stati 66 i dirigenti medici che hanno cessato l’attività nell’azienda lodigiana (nella lista sono compresi i licenziati, pensionati e trasferiti), sostituiti tramite il turnover del personale già assunto e che in parte sono stati sostituiti dall’azienda con sole 20 nuove assunzioni.
Molte di queste, almeno secondo quanto raccolto dai sindacati Confsal e Fisi, sarebbero con contratto a tempo determinato per 18 mesi. Una situazione che spiega anche le difficoltà a gestire, nella fase meno acuta dell’emergenza Covid, la ripresa della normale attività ambulatoriale nei presidi lodigiani. Proprio i sindacati hanno più volte denunciato l’enorme sforzo che tutto il personale sanitario di Lodi è stato costretto a mettere in campo per poter fronteggiare le difficoltà dei reparti, una carenza cronica che non riguarderebbe ovviamente solo i camici bianchi.
Sarebbero infatti una cinquantina gli infermieri che mancherebbero in servizio nell’Asst di Lodi. Il tema è stato affrontato durante diverse riunioni e tavoli di confronto in Prefettura: il poco ricambio di personale in corsia, soprattutto in questa nuova fase dell’emergenza sanitaria, ha costretto gli infermieri a turni massacranti (fino a 13 ore), riposi rinviati e reperibilità allungate per poter provare a coprire il più possibile i presidi soprattutto dell’emergenza/urgenza nei due pronto soccorso di Lodi e Codogno.
Un’analisi diversa merita invece il periodo post Covid. Negli ospedali lodigiani sono transitati, da inizio pandemia, oltre 2mila pazienti positivi, in parte subito dimessi e curati a domicilio. Uno scenario inedito a tutti che ha costretto l’azienda di Lodi a implementare il personale di 29 unità (passando dai 2.430 del 2019 ai 2.459 del 2020): medici, infermieri e Oss spesso assunti con contratto a tempo determinato. Nel piano triennale dell’Asst di Lodi, quello che svela le nuove assunzioni e il piano per il 2021, alla voce “Totale costi dipendenti“ la spesa nel 2020 sale in previsione di 6 milioni di euro rispetto al 2019.