
Angel Micael Vargas Fernandez con alle spalle il palazzo in cui viveva il bimbo
Casalmaiocco (Lodi), 5 novembre 2019 - «Guardo quel balcone ogni giorno e penso: Dove ho trovato tutto quel coraggio»? Quello di Angel Micael Vargas Fernandez, il 20enne argentino, benzinaio di giorno e studente di sera, che il 14 settembre a Casalmaiocco ha afferrato al volo il piccolo Kevin di appena 4 anni mentre stava precipitando dal balcone di casa al secondo piano, è stato un gesto straordinario. Il giovane però ha sempre rifiutato l’etichetta di “eroe”. Anche davanti al prefetto di Lodi Marcello Cardona che lo ha incontrato e ringraziato due giorni dopo il salvataggio non ha chiesto nulla, nemmeno di accelerare le pratiche per ottenere la cittadinanza italiana per lui e la sua famiglia. Domenica però il 20enne riceverà una borsa di studio in occasione della Festa del ringraziamento di Casalmaiocco. Lo speciale encomio di 250 euro sarà consegnata dal sindaco Marco Vighi: si tratta di una cifra che potrà aiutare Angel a completare il suo ciclo di studi all’istituto tecnico Volta di Lodi, dove frequenta i corsi serali dell’indirizzo Informatica.
«È un grande onore per me ricevere questo riconoscimento – dice Angel che abita da una decina di anni a Sordio –. Domenica andrò a ritirarlo accompagnato dai miei genitori. Intanto, in questi mesi siamo rimasti in contatto con la famiglia del bambino. Loro mi hanno più volte invitato a cena, ma non siamo mai riusciti a incontrarci. Ora ho saputo che si sono spostati a Melegnano e non ci incrociamo più, però spero di mantenere vivi i rapporti». La mattina del 14 settembre, Vargas si trovava sul luogo di lavoro, il distributore Ip lungo la provinciale 159 di Casalmaiocco, quando le grida disperate del bambino di appena 4 anni a penzoloni sul cordolo di un balcone l’avevano allarmato. Aiutato da un cliente (il 51enne di Tavazzano Luigi Filipponi) il ragazzo si era arrampicato sul tetto di un furgone per tentare di raggiungere il piccolo, ma vedendolo precipitare si era lanciato nel vuoto, riuscendo comunque ad attutirne la caduta sull’asfalto. Angel ha ancora in mente tutto quello che è accaduto quella mattina: dal salvataggio miracoloso all’incontro in ospedale a Lodi dove entrambi sono stati ricoverati per pochi giorni.
«Ora quel balcone mi sembra molto alto – racconta il 20enne che lavora ad appena una decina di metri dalla casa dove risiedeva il piccolo Kevin –. Ma quando avevo visto il bambino che stava per cadere non ho esitato un attimo a intervenire. Ho trovato una forza dentro di me che probabilmente emerge solo in condizioni di estrema difficoltà. Fondamentale è stato il ruolo del cliente: non smetterò mai di ringraziarlo perché mi ha dato un sostegno psicologico incredibile e quando io e il bambino siamo caduti a terra lui è riuscito ad attutire il colpo facendoci ulteriormente da scudo. Se non ci fosse stato lui non so come sarebbe finita». Tra i bimbo e il suo salvatore ci sarà per sempre un rapporto unico che Angel spera possa continuare a lungo. «Davvero non c’è nulla che mi interessi di più che lui stia bene e torni alla sua vita, a casa con i suoi genitori e i fratellini», racconta ancora il 20enne. I giorni immediatamente successivi al suo atto di coraggio «sono stati difficili, il telefono non smetteva di squillare un momento: chiudevo una chiamata e subito ne arrivava un’altra». Intanto, nelle prossime settimane il sindaco di Sordio Salvatore Iesce e Marco Vighi di Casalmaiocco dovrebbero avviare le pratiche per far ottenere ad Angel un riconoscimento dal presidente della Repubblica.