
Due i progetti insediativi per l’ex Gulf. Un colosso danese che produce isolanti per l’edilizia e anche un data center
Il processo di reindustrializzazione dell’area ex Sarni Gulf, che si estende tra Bertonico e Turano, è ormai avviato e da oggi, per i prossimi 30 giorni consecutivi, potranno essere presentate osservazioni al piano attuativo in variante al piano di governo del territorio. O meglio i progetti insediativi sono due: uno riguarda una multinazionale danese che produce isolanti per l’edilizia e l’altro un data center. Il consiglio comunale di Bertonico, a fine aprile, aveva adottato i due faldoni relativi alla documentazione progettuale ed ora, fino al 12 agosto, è il momento delle osservazioni.
L’impianto che tratterà inerti per la produzione di lana di roccia si estenderà su una superficie di 370mila metri quadrati all’interno del comparto ormai dismesso da decenni: secondo le linee progettuali, ad iter concluso, si insedierà un edificio a corpo unico con una ciminiera mentre la struttura che conserverà e memorizzerà i dati digitali delle aziende si insedierà su un’area di 150mila metri quadrati accanto alla centrale Sorgenia, inaugurata nel 2012.
Secondo una prima stima, tra posti di lavoro diretti e relativamente all’indotto i nuovi insediamenti potrebbero generare un saldo positivo occupazionale pari a 300 unità. Ora dunque finalmente sembra che per l’area dell’ex raffineria, sorta nel 1970 e chiusa nel 1985, si possa completare la riconversione industriale che non è mai andata in porto totalmente in questi anni. Oltre infatti alla centrale a ciclo combinato, non è mai sorto nulla nonostante i progetti e le proposte si siano sprecate nel corso di ormai quarant’anni.