PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Lodi, esposti e petizioni contro i lunghi tempi d’attesa della sanità: “La lotta con Asst non si ferma”

Il Coordinamento del Lodigiano ha risolto 38 ricorsi individuali e inoltrato due esposti. Domani l’incontro con i sindaci d’ambito e da settembre tornano gli sportelli itineranti

L'ospedale di Lodi

L'ospedale di Lodi

Trentotto ricorsi individuali risolti e quattro in corso; 1.080 firme raccolte; un esposto all’Asst di Lodi; un altro alla magistratura; sportelli itineranti in 6 comuni e l’annuncio di novità a settembre. È il bilancio del lavoro svolto dal Coordinamento per il diritto alla salute del Lodigiano "per far garantire il rispetto dei tempi d’attesa delle visite da parte dell’Asst", ribadisce il sodalizio.

La prossima mossa domani alle 9 e alle 11, quando gli attivisti incontreranno i sindaci di ambito, Andrea Furegato a Lodi e Dante Sguazzi a Maleo, per consegnare loro la petizione e ricordare "che la lotta continuerà finché l’azienda farà rispettare tutti i tempi di attesa, dato che stiamo parlando dell’applicazione dei livelli essenziali di assistenza Lea, definiti da una legge di carattere costituzionale e quindi di salute", hanno ribadito ieri gli attivisti del Coordinamento Piero Mazza, Franco Tonon, Giovanni Cortellessa, Enrico Bosani, Andrea Viani, Sergio Galluzzi, Massimo Gatti.

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“A settembre riprenderemo a ricevere segnalazioni, dopo aver risolto 38 casi e averne in analisi altri quattro, con sportelli itineranti nei comuni che vorranno riceverci e due sportelli fissi alla Camera del lavoro di Sant’Angelo e nella sede di Lodi Vecchio Solidale. Aggiungeremo il coinvolgimento dei Consigli comunali e di enti a carattere provinciale finché il diritto alla salute sarà garantito per tutti come siamo riusciti a farlo garantire, rivolgendoci all’Asst, per i casi di cui abbiamo avuto notizia".

Gli sportelli itineranti sono già stati proposti a Codogno, Casalpusterlengo, Lodi, San Martino in Strada e Lodi Vecchio: "E continuiamo a scoprire che i casi di mancato rispetto dei tempi prescritti dai medici esistono ancora. Per fortuna i ricorsi sono stati risolti in un massimo di tre giorni, con la risposta di Asst che ha rimediato ai ritardi – annuncia il Coordinamento – Ma tre si sono incagliati, risolvendosi a posteriori, perché Asst e Agenzia di tutela della salute Milano Città Metropolitana hanno dichiarato la loro incompetenza, cercando di deviare il problema. Con un rimpallo ai pazienti stessi, dicendo loro di trovare posto negli ospedali autonomamente. Abbiamo segnalato l’inadempienza di Asst Lodi al difensore regionale, che si è rivolto al direttore generale Welfare della Regione e tutto si è così risolto".