
Asst di Lodi, Riorganizzazione dell'esistente e più servizi per i cronici
“Riorganizzazione dell’esistente e più servizi per i cronici“. Sono i punti principali del “Progetto di assistenza sanitaria del Sistema sanitario nazionale alle persone affette da malattie croniche“ presentato dall’Asst di Lodi per iniziativa del medico di medicina generale Maria Grazia Artelli con Comune, Gruppo volontari e Auser. Hanno partecipato il direttore sociosanitario Enrico Tallarita; Donatella Vasaturo, direttore aziendale delle professioni sociosanitarie; il membro del suo staff, Eleonora Aloi. Sono nate la Casa di comunità, l’ospedale di Comunità e la Centrale operativa territoriale Cot di Sant’Angelo Lodigiano che poi sarà anche a Codogno.
"Contenitori dove riorganizzare poliambulatori e servizi già esistenti e funzionanti e aumentare i servizi per i cronici, in collaborazione con i medici che sono sul territorio – ha annunciato Tallarita – C’è quindi un percorso dedicato agli over65 cronici, che poi potrà coinvolgere altre fasce d’età. Si attiva quando un medico va a domicilio perché il paziente sta male. Per scelta del dottore, si può attivare la struttura di regìa che riceve le telefonate e coordina tutte le attività a livello di sistema. Chiedere un confronto immediato con lo specialista della Casa di comunità o una valutazione rapida. C’è un percorso assistenziale individuale e il medico può chiedere la presa in carico del paziente cronico, quindi viene messo a disposizione uno specialista consulente e anche un servizio di tipo amministrativo".
Poi il dato: "Per ora abbiamo ricevuto la richiesta di circa 200 accessi e ricoverato 150 persone. Di queste attività, il 30% sono state richieste dai medici di medicina generale". Infine l’accesso al Servizio cronicità di Asst, possibile anche attraverso il punto unico di accesso che poi attiva i percorsi. Non necessariamente deve partire dal medico di medicina generale. C’è però carenza di risorse umane.
P.A.