CARLO D'ELIA
Cronaca

Lodi, asilo al freddo: esplode la rabbia dei genitori

Non c’è pace per la materna Serena, dopo i topi l’Sos riscaldamento. Ora è in corso l’intervento all’esterno per riparare delle tubature

La scuola materna Serena di Lodi

Lodi, 2 novembre 2019 - Quando è venuto il momento di accendere i caloriferi, la scuola si è accorta che l’impianto non funzionava. Dopo la chiusura per la presenza dei topi a giugno, quando le maestre avevano scoperto i roditori che avevano rosicchiato la carrozzina di un’alunna con disabilità e tracce di deiezioni in bagno, per la scuola materna Serena di piazza Gobetti a Lodi si aggiunge un altro grave problema legato al riscaldamento.

Il caso è esploso pochi giorni fa, quando è stato necessario accendere i caloriferi. Solo in quel momento la scuola si è accorta che l’impianto non funzionava. Così è scattata la protesta dei genitori dei circa 125 bambini che ogni giorno frequentano l’istituto in zona Muraglia. Della questione è stata subito informata l’assessore all’Istruzione Giusy Molinari. Intanto, l’istituto comprensivo Lodi 3, guidato dalla dirigente Stefania Menin, si riserva, nel caso in cui la situazione non sia ripristinata nel più breve tempo possibile, di chiedere al Comune di sospendere le lezioni per tutelare la salute dei bambini e del personale scolastico. "Siamo preoccupati perché abbiamo saputo che i riscaldamenti non funzionavano attraverso un passaparola tra mamme - spiega uno dei genitori con una bambina che frequenta la scuola materna Serena -. Dal Comune non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale: credo sia molto grave. Anche perché l’istituto è frequentano da bambini piccoli, dai 3 ai 5 anni, che sicuramente non possono stare al freddo per così tante ore. Sono veramente arrabbiata perché non è il primo problema che colpisce questo istituto. La situazione è diventata insostenibile".

Un tecnico incaricato dal Comune ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo nella scuola per capire il motivo del non funzionamento del riscaldamento, appurando che il problema non era dentro l’edificio. Ieri infatti all’esterno dell’istituto una ditta incaricata dal Comune ha effettuato un intervento di scavo all’esterno dell’edificio per verificare qual è la tubazione che si è rotta. Nei prossimi giorni si attendono risposte. Intanto, difficoltà estreme anche per un altro asilo della città. Si tratta della scuola dell’infanzia Spezzaferri nel quartiere San Bernardo, dove in settimana l’Ufficio igiene dell’Ats della città metropolitana ha effettuato un sopralluogo. Il controllo è scattato dopo la segnalazione depositata lunedì dai genitori dei 46 bambini che frequentano ogni giorno la scuola. A causare i disagi negli ultimi giorni sono stati gli allagamenti e naturalmente la questione sicurezza che si estende all’impianto elettrico che è stato reso inutilizzabile fino a quando non si è completata l’asciugatura di mura e solai. Sulle scuole resta alta l’attenzione dei tecnici comunali. I lavori sul tetto della scuola dell’infanzia Spezzaferri sono continuati in questi giorni nonostante la presenza dei bambini nello stabile.

«Siamo preoccupati perché non ci sono le condizioni ambientali per poter accogliere in sicurezza i bambini - spiega Alessio Bova, tra i genitori che hanno sostenuto la denuncia -. Ho bisogno di avere la certezza di lasciare mio figlio in un luogo sicuro. In questa settimana, i bambini sono stati costretti a convivere con un cantiere che ha interessato tutto lo stabile. Capisco i disagi per il maltempo, le piogge torrenziali e le difficoltà di gestire l’emergenza, ma qui ci sono problemi di manutenzione perché gli edifici comunali sono pieni di infiltrazioni. La sicurezza deve essere al primo punto. Ho anche inviato una mail al sindaco Sara Casanova, ma non ho ricevuto risposta».