
Il pavimento dell'asilo di Sant'Angelo
Sant'Angelo Lodigiano (Lodi), 17 novembre 2015 - Lo scandalo dell'amianto nel pavimento dell'asilo di Sant'Angelo arriva a Roma. Ci pensa il deputato 5 Stelle Danilo Toninelli con un'interrogazione presentata qualche giorno fa ai ministri dell'Interno, dell'Istruzione, della Salute e dell'Ambiente. "Per quali motivi - si chiede il parlamentare - gli interventi risolutivi richiedono tempistiche così lunghe e quali atti iniziative di competenza intendete adottare per risolvere in generale, il problema delle tempistiche degli interventi, inclusi quelli per le singole situazioni problematiche analoghe eventualmente già note".
Il riferimento è al fatto che la presenza del vinilamianto nel pavimento dei locali dell’asilo nido comunale era nota all’amministrazione almeno dal giugno del 2010 ma i provvedimenti sono stati presi solo all'inizio di novembre e solo dal commissario prefettizio Mariano Savastano, che ha raccolto l'eredità del dimissionario sindaco Domenico Crespi. Non appena ha saputo che il pavimento era imbottito di amianto, Savastano ha fatto traslocare i 25 piccoli iscritti al Cupolone. E sono partite le domande e le polemiche.
"Lo stato di abbandono al limite della pericolosità delle nostre scuole, perfino quelle per l'infanzia, e l’inadeguatezza dei piani per l’edilizia scolastica annunciati dal Governo si manifestano in modi sempre più eclatanti e preoccupanti - è la riflessione di Toninelli -. Quello che ha destato il mio stupore, per non dire il mio orrore, è che secondo quanto riportato dallo stesso commissario, la presenza del vinilamianto nel pavimento dei locali dell’asilo era nota all’amministrazione almeno dal giugno del 2010. Il che significa che ci sono voluti oltre cinque anni per disporre interventi urgenti, dopo che il commissario ha verificato la situazione attraverso l’intervento dell’Arpa di Lodi. È possibile che un pericolo immediato per una struttura destinata per sua natura alla cura dei bambini produca interventi urgenti a cinque anni dalla scoperta dei fatti?".
"Quanti altri asili versano nelle stesse condizioni non sulla base di sospetti ma di circostanze accertate da dirigenti degli enti locali?", si chiede ancora il Pentastellato. Che poi rivolge un appello a genitori, associazioni di cittadini, operatori della scuola ma anche amministratori locali: "Segnalate il prima possibile situazioni come quella che ho descritto a me e agli altri portavoce M5S in Parlamento. Non possiamo continuare a essere testimoni passivi di notizie come questa. Solo così i responsabili di fatti gravi come quello di Sant'Angelo Lodigiano pagheranno per gli errori commessi. Se siamo arrivati a questo punto è perché chi doveva e aveva l’obbligo di intervenire non l’ha fatto e chi sapeva non ha denunciato la situazione agli enti preposti".