
Un seggio a Casalpusterlengo
È il Comune di Sant’Angelo Lodigiano il fanalino di coda tra i grandi centri urbani della provincia, compresi Lodi, Casalpusterlengo e Codogno, in merito all’affluenza dei votanti ai cinque referendum: solo il 21,64% dei barasini infatti è andato alle urne nelle due giornate di domenica e lunedì. Un dato negativo battuto solo dai piccoli centri come Maccastorna (18,18%) e Meleti (18,13%) ma ovviamente con un peso decisamente diverso in termini di importanza e di campione demografico.
Anche a Borghetto Lodigiano la stragrande maggioranza degli abitanti è rimasta a casa: solo il 21,53% degli aventi diritto si è recata al seggi cosi come è avvenuto in altri centri come Pieve Fissiraga (22,26%), Marudo (23,75), Crespiatica (23,96), Corte Palasio (24,16), Caselle Landi (24,52) dove i votanti hanno snobbato i quesiti.
Poca voglia di votare anche per i codognesi la cui affluenza si è fermata a 27,88% mentre leggermente meglio è andata a Casalpusterlengo (30,51). Lodi e Lodivecchio hanno toccato rispettivamente quota 33,83 e 33% ma c’è chi ha fatto decisamente meglio: ad Abbadia Cerreto si è oltrepassato quota 37% di affluenza seguita da Ossago (35,33), Sordio (35,23), Casalmaiocco (35,17), Secugnago (34,77) e Cornovecchio (33,85).
Per quanto riguarda il responso sui singoli quesiti, quando gli elettori lodigiani hanno dovuto barrare il si o il no sulle schede riguardanti le tematiche sul lavoro, le percentuali del “si“ hanno oltrepassato l’85% mentre sulla cittadinanza i “si“ sono crollati tra il 50 e il 55%. Anzi in diversi Comuni della profonda Bassa c’è stata una clamorosa inversione di tendenza.
A Cornovecchio, hanno infatti vinto in in maniera schiacciante i no in merito alla domanda sull’abbassamento da dieci a cinque anni per l’ottenimento della cittadinanza: 59,62% contro il 40,38% così come a Caselle Landi (51,60 contro 48,40). A Santo Stefano Lodigiano la forbice è anche più larga: 53,12 per no e 46,88 per i “si“ cosi come a San Fiorano vincono i no (51,18 contro 48,82). Pure a Sant’Angelo hanno vinto i no, anche se di poco: il 50,13% dell’elettorato si è dichiarato contrario a cambiare contro il 49,87. A Lodi, invece, sulla cittadinanza gli elettori non hanno avuto dubbi sulla richiesta di cambiare l’attuale normativa sugli anni di attesa: oltre il 65% hanno detto si.
Mario Borra