Al Comune due milioni. Li restituirà la banca. Nulli i derivati del 2004

La Sezione civile del Tribunale di Lodi ha dato ragione all’Amministrazione e cassato il contratto sottoscritto da Casalpusterlengo vent’anni orsono.

Al Comune due milioni. Li restituirà la banca. Nulli i derivati del 2004

Al Comune due milioni. Li restituirà la banca. Nulli i derivati del 2004

Contratto di finanza derivata nullo e la banca è costretta a restituire al Comune di Casalpusterlengo quasi due milioni. È la sentenza della Sezione civile del Tribunale di Lodi che, a gennaio, ha dato ragione all’ente pubblico dopo che l’Amministrazione di centrodestra aveva promosso la causa nel 2020. Vent’anni fa, nel luglio 2004, l’allora Giunta diede piena operatività ai contratti finanziari derivati, sottolineando nel contempo di non voler perseguire finalità speculative bensì di agire solo a copertura del proprio debito. Nel dicembre dello stesso anno il Comune autorizzava un’operazione finanziaria “interest rate con cap“, cioè fissando il costo massimo dell’indebitamento, finalizzata a trasformare l’indebitamento da tasso fisso a tasso variabile Euribor 6 più spread. Nel 2005 e 2006 dava poi seguito a una ristrutturazione del debito, estinguendone una parte sottostante ai derivati del 2004, mentre contestualmente veniva acceso il disco verde all’emissione di Buoni obbligazionari comunali (Boc).

"Tutta questa partita fa parte di una problematica estremamente articolata e complessa che l’attuale Amministrazione ha fin da subito affrontato tanto che, quattro anni fa, è stata promossa una causa civile verso l’istituto di credito, chiedendo l’annullamento del contratto e la restituzione delle somme corrisposte alla banca – ribadisce l’assessore al Bilancio, Piero Mussida – Fin da subito il contratto aveva generato una serie di flussi finanziari negativi, che avevano visto il Comune corrispondere ingenti somme di denaro alla controparte bancaria". Nel 2012 l’allora Esecutivo aveva commissionato specifici accertamenti legali e tecnico-finanziari, effettuando pure un reclamo. Ma appunto è nel 2020 che arriva la svolta con la causa civile. E ora è arrivata la buona notizia. "Il Tribunale ha accolto il nostro ricorso dichiarando nullo il contratto derivato e ha condannato la banca a restituire una cifra che a conti fatti si avvicina ai due milioni, tenendo conto dei flussi negativi fino al 30 giugno 2021 oltre alle somme pagate".

Il Comune userà il denaro per opere pubbliche e si avrà pure "un alleggerimento delle somme che dovremo corrispondere per la gestione del debito da oggi fino al 2035, data di scadenza dei mutui collegati al contratto derivato".