"15enne di Trivolzio annegato: l'ultimo saluto straziante dei suoi amici"

Un ultimo saluto straziante a Manuel Moranda, il 15enne di Trivolzio annegato domenica in Ticino: amici e familiari si sono riuniti per ricordare il suo cuore buono e sorriso. Una bontà che genera frutti, in tutta la comunità.


"15enne di Trivolzio annegato: l'ultimo saluto straziante dei suoi amici"

"15enne di Trivolzio annegato: l'ultimo saluto straziante dei suoi amici"

TRIVOLZIO (Pavia)

"Caro Manuel, è infinitamente difficile stare qui oggi e trovare le parole giuste da dire. Da domenica sento un vuoto dentro. Nessuno di noi avrebbe mai immaginato che questo momento sarebbe arrivato così, all’improvviso, a strapparti all’affetto di tutti noi, ma soprattutto della tua famiglia".

È stato affidato a un giovanissimo amico di Manuel Moranda, il 15enne di Trivolzio annegato domenica in Ticino, il suo ricordo a conclusione del funerale, ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale. "Oggi siamo in tantissimi a salutarti – ha detto ancora l’amico – Abbiamo tutti perso qualcuno, un figlio, un fratello, un nipote, un cugino, un fidanzato, un amico. Non posso spiegarti il dolore che stiamo provando in questo momento. Un amico come te non si dimentica, un amico come te si ricorda tutti i giorni e tutte le ore, un amico come te è per sempre. Adesso ti immagino in mezzo agli angeli a fare casino, come solo tu sapevi fare. Ti voglio bene ora e per sempre".

Un ultimo saluto straziante, come il dolore della famiglia. Un dolore a tratti trattenuto, composto, a tratti lasciato andare con pianti a dirotto e singhiozzi soprattutto da parte dei più giovani amici. Non pochi indossavano magliette bianche con scritte nere a pennarello in ricordo dell’amico che non c’è più. Tutti sono andati ad abbracciare con semplicità e sincero affetto la mamma, il papà, la sorella e i fratelli di Manuel.

"Se c’è una cosa di Manuel che colpiva – ha ricordato nell’omelia il giovane viceparroco, don Marco Boggio Marzet – era che Manuel era capace di farsi voler bene dalle persone che incontrava, sempre con questo cuore buono, con questo sorriso. La bontà di Manuel, che forse in maniera inconsapevole viveva e insegnava agli altri, vedo in questi giorni che sta generando frutti, tra gli amici della scuola, in tutta la comunità di Trivolzio".

Stefano Zanette