LAURA DE BENEDETTI
Cosa Fare

Festival della fotografia etica, un mondo nelle immagini

Sta avendo successo la manifestazione che per il terzo fine settimana consecutivo sarà protagonista

Il Festival sta riscuotendo un gran successo

Il Festival sta riscuotendo un gran successo

Lodi, 21 ottobre 2016 - Il mondo ha un 'disperato bisogno di amore', ma basterebbe almeno un po' di moralità nelle azioni umane sembra essere la denuncia, inesorabile, lanciata dal Festival della fotografia etica che, per il terzo week end consecutivo, sarà protagonista dell'attrazione culturale cittadina, con la possibilità di farsi raccontare le immagini in mostra direttamente da chi è andato fino ai confini del mondo e, spesso, dell'umana abiezione, per catturarle. Un po' come l'appassionante racconto, fatto sabato scorso in sala Granata da Francis Kohn, direttore dell'Agence France Press, dei fotografi locali 'arruolati' ai confini della Siria e formati sul posto con un corso intensivo di 5 giorni, per essere in grado di trasmettere al mondo immagini della guerra che sta dilaniando il paese e producendo morti e profughi. Anche se, ha poi ammesso, il 40% della produzione della rinomata agenzia, riguarda il mondo dello sport mondiale, dal calcio fino alle olimpiadi, passando per il cricket. Domani le visite guidate (tutte le info su www.festivaldellafotografiaetica.it) apriranno alle 10.30 (domenica replica alle ore 15) con Francesco Comello, vincitore dello Spot Light Award 2016, che racconterà della sua 'Isle of salvation', comunità russa che accoglie circa 300 ragazzi disadattati in un ambiente stile 'amish'. Alle 11.30 (domenica alle 16.30) Arnau Bach parlerà di 'Suburbia' storia di una violenta rivolta nella periferia di Parigi. Alle 15 (in replica domenica alle 10.30) Laura Aggio presenterà 'The fatcory boy' il lavoro svolto per Unicef sulle condizioni disperate di vita dei bambini profughi siriani in Libano. Alle 15.30 alla Laudense si terrà un incontro su 'Ulster, Nord Irlanda. Una storia ancora aperta' con Alberto Prina e Aldo Mendichi, fondatori del gruppo Progetto Immagine che promuove il Festival. Infine, alle 16,30 (domenica alle 11.30), Elena Chernyshova, spiegherà il dietro le quinte di 'Days of Night – Nights of Day', che conduce nell'ex gulag, oggi città mineraria tra le più inquinate al mondo, di Norilsk, calato nel freddo e nella luce crepuscolare del circolo polare artico. Domenica, oltre alle repliche delle visite, è prevista alle 17, la presentazione del libro 'Photo Generation' con Michele Neri e Livia Corbò. Ma il Festival (ingresso 12 euro a tutte le mostre acquistabile all'Urp di piazza Broletto, aperto, come le mostre, dalle 9.30 alle 20: tel 0371.409238) racchiude anche spaccati della campagna per le presidenziali Usa Trump-Clinton e delle parate militari russe per ricordare la fine della seconda guerra mondiale, mette a impietoso confronto i paradisi fiscali del mondo con gli inferni locali dell'Honduras o delle carceri islamiche per bambine dai 9 anni: l'unico sorriso sembra essere quello dei 'custodi della foresta', ritratto degli Yanomani che vivono lungo il Rio delle Amazzoni, almeno fino a quando avranno ancora una foresta in cui vivere.