Casalpusterlengo (Lodi), 25 novembre 2024 – Scatta l’assemblea nella frazione Zorlesco di Casalpusterlengo per la possibile nascita di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi e non. Nella popolosa località, che dista qualche chilometro dal centro di Casalpusterlengo e conta circa 2000 abitanti, i residenti sono in allarme.
Vogliono vederci chiaro sul possibile inserimento della struttura. E così, a seguito della richiesta di un’assemblea pubblica, da parte degli abitanti di Zorlesco, in località Vignoni (zona ex fornace) alcuni cittadini hanno deciso di organizzare l’incontro. Sono state invitate a partecipare anche le autorità, così da illustrare i dettagli dell’operazione, con la volontà di cercare tutte le risposte possibili allo stato attuale.
L’assemblea
L’assemblea sarà sabato 30 novembre, alle 10, all’oratorio di Zorlesco. I punti all’ordine del giorno sono due. Si discuterà del paventato impianto per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non solo, ma anche della variante della tangenziale, che è in corso di realizzazione. La nuova tangenziale ha un costo di 140 milioni di euro ed è attesa da decenni, perché toglierà il traffico dei mezzi pesanti tra le case e risolverà altri disagi. I lavori sono iniziati nella primavera del 2019 e il percorso è di circa 8,5 chilometri.
Vista l’ importanza degli argomenti in esame, si auspica una significativa presenza dei cittadini di Zorlesco. Secondo le prime ipotesi disponibili, il nuovo impianto in discussione sorgerebbe in località Vignoni, al posto del dismesso impianto di produzione di manti bituminosi: un sito di oltre 22mila metri quadrati di trattamento e recupero di rifiuti inerti, per una potenzialità di 50mila tonnellate annue di scarti definiti pericolosi e 40mila tonnellate all’anno di non pericolosi.
Per pericolosi, la tabella con i codici contiene diversi elementi da trattare, tra cui i rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni contenenti sostanze inquinanti. Al momento l’istruttoria non è ancora stata chiusa: gli enti preposti hanno chiesto integrazioni a marzo dello scorso anno, mentre a ottobre è stata attivata la procedura di valutazione ambientale alla Provincia di Lodi. Da qui i timori dei cittadini che vorrebbero più informazioni e rassicurazioni.