REDAZIONE LEGNANO

Basket, Serie C Nazionale. La Nervianese stende la capolista Gazzada, capitan Bandera: "La nostra partita perfetta"

L'ala ha realizzato 29 punti trascinando la squadra al successo

Gianluca Bandera (StudioSally)

Nerviano (Milano), 10 febbraio 2014 - Realizzare 29 punti contro la prima della classe non è sicuramente cosa da tutti. Non se ti chiami Gianluca Bandera, ala classe ’89 e capitano della Nervianese che con i suoi canestri ha trascinato la squadra al successo casalingo, 80-73, contro la 7 Laghi Gazzada, capolista del girone B di Serie C Nazionale prima della debacle di Nerviano.

Avete realizzato una vera impresa. Quali sono le sue emozioni? «Serviva una partita perfetta e ci siamo riusciti. Senza la nostra stella Federico Rondena, noi vecchi sentivamo sulle nostre spalle una maggiore responsabilità. Qualcuno forse ci dava già per spacciati e invece abbiamo dimostrato grande carattere e voglia di non mollare».

Qual è stata la chiave del match? «Abbiamo inseguito per quasi tutto il match, tenendo testa fino al terzo quarto, poi negli ultimi dieci minuti siamo stati bravi a mandarli in crisi con la nostra “zona”, recuperando punto su punto e mantenendo il vantaggio di sette lunghezze».

29 punti contro la capolista, non è una cosa da tutti… «Sono molto soddisfatto. Venivo da un infortunio e in queste ultime giornate ho fatto molta fatica. E’ andato tutto bene, la prestazione della squadra e dei compagni ha agevolato il mio score finale».

Un’impresa all’interno di una stagione complicata per la Nervianese… «Abbiamo cambiato tanto rispetto allo scorso anno. Il gruppo è composto da molti giovani che si affacciano per la prima volta a un campionato così importante; e nessuno si aspettava di poter ripetere l’ottimo cammino dell’anno passato. Magari potevamo fare qualcosa di più nelle due partite contro Opera perse nel finale, ma complici anche i numerosi infortuni siamo andati in difficoltà».

Qual è il compito di un Capitano all’interno di un gruppo ricco di tanti giovani inesperti? «Mi limito a dare consigli che possano rivelarsi utili per la crescita personale. Abbiamo la fortuna di avere un coach preparato e all’altezza, bisogna seguirlo in ogni sua minima mossa. In più non si può che prendere esempio da Rondena, professionista serio che riesce ancora a fare la differenza. Ma i giovani interessanti ci sono, a partire dal talento Fornara, ad Arduino e Frontini. Abbiamo buone basi per il futuro».

Qual è l’obiettivo della Nervianese da qui a fine stagione? «Ovviamente vincere più partite possibili, a partire dalla trasferta di Olginate, e cercare di migliorare la posizione in classifica. Senza dimenticare la crescita del gruppo e dei nostri giovani».