CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Villa Clerici, prima l'abbattimento e ora le polemiche: "Chi è il vero sindaco?"

Sulla spinosa questione dell'abbattimento di Villa Clerici per realizzare un Burger Drive, l'ex primo cittadino di Cerro Maggiore, Marina Lazzati, non le manda di certo a dire e attacca l'attuale sindaco e i suoi assessori

Villa Clerici

Cerro Maggiore (Milano), 5 agosto 2016 - Villa Clerici è stata quasi del tutto abbattuta, ma le polemiche che seguono l’intervento di demolizione ancora non si placano. Ad intervenire a gamba tesa nei confronti della Giunta guidata da Teresina Rossetti ci ha pensato l’ex sindaco Marina Lazzati, oggi consigliere comunale di opposizione:«Il sindaco lo scorso 18 luglio aveva confermato sui giornali che la villa non sarebbe stata abbattuta ma solo ripulita. Avevamo letto: nessuna paura, Villa Clerici resta in piedi».

LazzatiI non si ferma e attacca la maggioranza: «Quanto accaduto è la riprova di quanto il nostro gruppo consiliare va dicendo da sempre: il sindaco e la Giunta non si parlano, anzi hanno pareri contrastanti su come amministrare Cerro. Ma il sindaco è il capo dell’amministrazione: nonostante questo la sua opinione viene sempre disattesa. Sorge spontanea la domanda: chi comanda a Cerro? Chi è il vero sindaco?».

La battuta investe il primo cittadino e l’assessore Croci della sua giunta: «Se la mano destra non sa quello che fa la sinistra - continua infatti Lazzati nel suo attacco –, se la stessa giunta non segue le indicazioni del sindaco, se non c’è una guida autorevole che indirizzi gli assessori sulle priorità per la comunità, il sindaco cosa ci sta a fare? Quantomeno sindaco e assessori dovrebbero parlarsi, per evitare di far fare figuracce al sindaco che li ha nominati e di cui dovrebbe avere la fiducia».Tornando a Villa Clerici il parere contrario da parte della commissione paesaggistica sull’abbattimento della storica dimora è stato più volte manifestato. Desolato anche il presidente della Pro Loco, Alex Airoldi: « Personalmente a nome della proloco avevo lanciato alcuni mesi fa un appello sulla stampa per invitare privati ed amministrazione a salvaguardata e mettendoci a disposizione per cercare soluzioni. Purtroppo il tutto rimasto lettera morta. Un vero peccato e un pezzo di storia cerrese perso per sempre».