Usato per il furto alla Rsa il furgone dei volontari

Legnano, di proprietà della Uildm è stato abbandonato nel rione Canazza. È stato utilizzato per trasportare una delle cassaforti “smurate”

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di Paolo Girotti

È ricomparso ieri il furgone utilizzato per il furto notturno ai danni della Rsa gestita dalla Fondazione Sant’Erasmo: si è così scoperto che il mezzo, adoperato per trafugare da via Ferraris la cassaforte “strappata“ dal muro, è quello rubato nel corso della stessa notte alla sezione Uildm di Legnano, a poche decine di metri dalla Rsa.

Ha avuto sviluppi inattesi e davvero curiosi la vicenda avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, quando ignoti ladri si sono introdotti nella sede della Rsa della Fondazione Sant’Erasmo. Poco dopo la mezzanotte, più esattamente alle 0,42, i ladri sono entrati negli uffici ben sapendo dell’esistenza di un impianto d’allarme e agendo con la rapidità di chi sa bene dove e come muoversi. I ladri hanno forzato tre porte, quella d’ingresso oltre a quelle di due uffici, divelto due casseforti a muro e rubato qualche migliaio di euro, oltre a documenti essenziali per la gestione della Rsa e beni degli anziani ospiti: anelli, collanine e altri oggetti, di valore affettivo più che economico. Il tutto in sette minuti di azione, tanto che quando il direttore della Rsa, Livio Frigoli, è arrivato sul posto alle 0,59, praticamente insieme agli agenti di polizia, la scena era già deserta. Fin dal primo momento, una volta visionate le immagini del sistema di telecamere di controllo, era apparso evidente che i ladri si fossero allontanati a bordo di un furgone dopo aver caricato sul mezzo la più grande delle due casseforti trafugate (la prima era stata forzata direttamente in loco). Ieri mattina, infine, un nuovo elemento è andato ad aggiungersi alla storia: nella stessa notte tra il primo e il 2 luglio, infatti, era sparito dal parcheggio della sede anche il furgone della sezione locale della Uildm: tutt’altro che un caso isolato, se si considera che già in passato i mezzi della sezione erano stati trafugati.

Il mezzo, un Fiat Doblò, è stato infine ritrovato nel rione Canazza ed è subito apparso chiaro che era stato utilizzato proprio per il furto notturno alla Rsa Sant’Erasmo. All’interno, infatti, oltre ad alcune carte riconducibili al furto, è stato ritrovato anche un mazzo di chiavi proveniente dalla Rsa legnanese. "Il mazzo, con le chiavi che aprono le porte di alcuni uffici, era tra gli oggetti trafugati – spiega il direttore della Rsa, Livio Frigoli, chiamato a verificare la situazione –. Purtroppo non c’è traccia dei tanti piccoli oggetti di proprietà dei nostri ospiti che, di valore economico limitato, hanno però un valore affettivo difficilmente calcolabile. Lo stesso discorso vale per i documenti burocratici che, senza valore, sono per noi importanti per poter garantire da subito il lavoro della Rsa. Rinnoviamo il nostro appello affinché ci venga restituita in qualche modo almeno questo materiale".