SILVIA VIGNATI
Cronaca

"Una risata ci salverà dalla mazzata del Covid"

Il comico Max Pisu confessa la nostalgia del palco e bacchetta la sua Legnano: nessuno si prende la briga di organizzare qualcosa.

di Silvia Vignati

In un’estate legnanese orfana di cultura il comico, cabarettista e attore Max Pisu parla (anche) della sua Legnano. Con l’intelligenza di un artista dalla comicità raffinata, abituato ad abitare i terreni contigui di teatro, cinema, televisione, editoria.

Max, come ha vissuto questi mesi di lockdown?

"Stando in casa e dedicandomi a figli, pizze e focacce. Sul piano lavorativo, come per tutti gli artisti, è stato una mazzata. Sono saltate le ultime tre date programmate, di fine febbraio, de “La cena dei cretini“, in coppia con Nino Formicola. È saltata la tournée di “Casalinghi disperati“, che sarebbe dovuta partire il 3 marzo e si sarebbe conclusa, a giugno, al Teatro Manzoni di Roma".

Ha recitato dal balcone, fatto yoga, imparato il sanscrito?

"Niente di tutto questo. Ho bagnato i fiori. Con costanza. A un certo punto i fiori hanno detto: basta acqua!".

Ha usato palcoscenici virtuali, come hanno fatto tanti suoi colleghi?

"Sì, ho fatto dirette sulla pagina Facebook, ma se non c’è la risposta del pubblico non è teatro. Insieme a 300 comici, alternandoci, abbiamo fatto un’iniziativa benefica con Zelig condotta da Vanessa Incontrada e Claudio Bisio, per sostenere i teatranti in difficoltà. E poi ho usato Skype per fare delle letture di copioni insieme al regista Marco Rampoldi. Lo spettacolo “Pigiama per sei“ doveva debuttare questa estate e invece sarà rinviato alla prossima stagione. Così come rinviata è la commedia “Casalinghi disperati“, in scena con me anche Nicola Pistoia, Gianni Ferreri e Danilo Brugia: storia della convivenza di quattro uomini, separati e al verde. Produzione del 2018 che, a posteriori, possiamo dire si è fatta profetica".

Come far ripartire il teatro? Magari inventando nuovi palchi: le strade, i parcheggi degli iper, i pochi prati cittadini superstiti?

"È sempre stato così: ho lavorato in oratori, piazze, parcheggi di centri commerciali, spazi all’aperto non canonici. Recentemente in uno spazio esterno di un ristorante lecchese. Ma il coronavirus ha ammazzato la volontà di una programmazione per il teatro. Per noi non ci sono molte arene. Viceversa abbiamo spiagge affollate e templi della movida assembrati".

A Legnano resiste solo il cinema all’aperto al Castello.

"Ma si sapeva che sarebbe andata così! Nessuno si prende la briga di organizzare. Senza un’Amministrazione comunale, commissariati, per quanto l’Ufficio eventi faccia il possibile".

In settembre si vota: mandiamo un messaggio al futuro assessore alla Cultura?

"Che il suo non sia un ruolo di facciata, ma ci creda fino in fondo e promuova azioni concrete e coraggiose. La voce della cultura va ascoltata davvero, non tanto per dire. Non voglio un assessore che sia “ancella“ degli altri. La cultura è qualità di vita: per noi e per voi".

Quali saranno le sue prossime date?

"Il 3 agosto a Varazze, il 4 agosto ad Albenga, con “Max Pisu a teatro - one man show“, il 7 agosto a La Spezia con “RecitalMax“".

Ha altri progetti in cantiere?

"Sto scrivendo un nuovo monologo e il Coronavirus avrà la sua parte. Anche attraverso lo sguardo degli anziani".

Cosa direbbe Tarcisio di questa pandemia?

"Mah, io ho fatto la varicella, il morbillo, gli orecchioni....certe cose ti segnano...".