Tifo violento e scambio di accuse

Insulti, sfottò e qualche spintone: strascico di polemiche dopo il match di basket fra Legnano e Livorno

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di Christian Sormani

"Mi dispiace molto per quello che è successo al Palaborsani contro Livorno. Io faccio di tutto da anni per portare le famiglie a vedere il basket, poi per colpa di quattro scalmanati subiamo questo schifo". Marco Tajana, presidente del Basket Legnano, torna sui fatti accaduti nell’intervallo della partita fra i suoi Knights e la Pl Livorno, con al seguito una tifoseria piuttosto calda.

"Qualche tempo fa era già successo di tutto a Livorno. Eravamo stati anche aggrediti, come supporter e come squadra. Adesso per colpa di qualche parola di troppo ci sono andati di mezzo anche famiglie e bambini, peraltro in una zona del palazzetto dove era seduto anche il sindaco di Legnano ed i suoi figli. Sono il primo ad essere dispiaciuto per questi comportamenti". Alla fine un polverone, tante parole, qualche spintone, ma non è successo nulla. Merito anche delle forze dell’ordine presenti che hanno riportato la calma fra i tifosi toscani esagitati ed in altre zone della tribuna. In serata è apparso un comunicato stampa della stessa società livornese: "Ci teniamo a precisare la totale assenza di un servizio d’ordine (all’interno del Palaborsani, peraltro in presenza di settore ospiti gremito da 160 sostenitori livornesi e vicino alla curva del tifo organizzato di Legnano. Contestualmente, e lo si evince anche dai video e dalle fotografie pubblicati, esprimiamo il più totale stupore per il comportamento di alcuni dirigenti di Legnano, che evidentemente non hanno contribuito a riportare l’ordine ma bensì ad alzare i toni anche in tribuna e aggredire i nostri dirigenti, colpendo ci auguriamo involontariamente anche una donna". "Sono accuse senza senso e prive di fondamento - continua Tajana -. C’è stato un confronto fra dirigenti e qualcuno ha risposto molto male, così gli animi si sono scaldati, ma non è successo nulla. Abbiamo evitato di rispondere in maniera formale perchè altrimenti non se ne usciva più. Certi episodi possono accadere anche nel basket, ma in venti lunghi anni di Legnano li conto sulle dita di una mano. Io spero e credo che il basket sia una cosa diversa e che venga soprattutto premiato il modo che abbiamo noi di renderlo uno spettacolo nello spettacolo".