Alberi caduti e campi distrutti: il maltempo fa danni nell'Alto Milanese

Le abbondanti e violente piogge dell’altra sera hanno avuto strascichi notevoli

Alberi abbattuti dal maltempo

Alberi abbattuti dal maltempo

Legnano (Milano), 5 luglio 2020 - Il giorno dopo il violento temporale, con pioggia intensa, vento e grandine, si fa la conta dei danni. Numerosi gli alberi abbattuti e gli allagamenti. I vigili del fuoco di Legnano sono stati impegnati sino a tarda sera venerdì e ancora ieri mattina per liberare le strade dagli alberi e riparare i danni più in genti causati dal temporale (in particolare alle case popolari di Mazzafame).

Alberi in strada a Cerro Maggiore, Rescaldina e San Vittore Olona. Fognature strapiene e tombini sradicati a Canegrate: è accaduto durante il violento acquazzone in via Adige, con il contestuale allagamento di tutta la zona. Il vento ha invece sradicato alcuni alberi del giardino di via Marconi. A Castano Primo un palo delle linee telefoniche è caduto in via Monte Bianco, mentre in via Canaletto c’era un albero caduto. A Inveruno il nubifragio ha causato un guasto alla rete dell’illuminazione pubblica da via Einaudi a via Solferino. Sul posto sono arrivati i tecnici di EnelSole per sistemare tutto. I vigili del fuoco inverunesi sono intervenuti in diversi abitazioni e negozi del paese per liberare cantine e scantinati invasi dall’acqua. Poco dopo il nubifragio, probabilmente a causa dell’acqua ai bordi della strada, un anziano di 84 anni che era alla guida della propria vettura è uscito di strada in via Unione a Parabiago rimediando delle contusioni. È stato portato in ospedale per alcuni accertamenti.

Nell’Abbiatense i danni maggiori sono stati causati alle coltivazioni agricole. Una tempesta di ghiaccio in pochi minuti ha spazzato la campagna tra Albairate e Cisliano, dove ad avere la peggio sono state le coltivazioni di pomodori, meloni, angurie e verdura di stagione. "La grandine – affermano dalla Coldiretti di zona – ha colpito anche i campi di cereali nei Comuni di Cusago e Gaggiano, mentre intorno alla frazione Castelletto di Abbiategrasso ad avere la peggio sono state le piante di mais in fioritura, in alcune aree devastate e in altre solo allettate. Bombe d’acqua hanno allagato le coltivazioni anche in altri centri della zona". "Questi episodi che colpiscono in modo improvviso e a macchia di leopardo le campagne – commentano dalla Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – confermano i cambiamenti del clima che si avvertono anche in Italia, dove la primavera di quest’anno è stata la nona più bollente dal 1800 secondo Isac Cnr, che ha rilevato una temperatura superiore di 0,84 gradi la media. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di un totale di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio".