La straziante storia di Ignazio e Milena: 3 figli piccoli e l'auto per casa. "Aiutiamoli"

Il racconto del papà che cerca di far passare come "vacanza in cameggio" la vita in macchina. Il figlio neonato ricoverato in terapia intensiva in ospedale. L'appello dell'associzione "Il sole nel Cuore"

Papà Ignazio

Papà Ignazio

"Ho detto alle mie figlie: è come quando andavamo in campeggio e dormivamo in tenda. La piccola, però, la più birichina delle due, non ci ha mai creduto". L’inverno nel parcheggio è gelido, l’estate era torrida, non è mai stata un’avventura né può esserci Natale. La famiglia di papà Ignazio vive in auto da otto mesi: "Nessuno ci affitta una casa". Per un periodo hanno dormito nel magazzino di un amico, sopra un materasso gonfiabile. Poi si sono rifugiati in macchina.

Ignazio, manovale, precario, ha perso il posto ad aprile, ora si arrangia come può nei cantieri, contratti a chiamata, la vita da inventare ogni giorno: "Io lavoro, non rubo".

La moglie, Milena, ha partorito il 6 dicembre il terzo figlio, Ethan, in fondo a una gravidanza trascorsa in auto: il piccolo, nato con una paralisi delle corde vocali, non è mai uscito dall’ospedale e nei prossimi giorni sarà sottoposto a tracheoscopia. Le sorelline, 7 e 8 anni, non hanno mai creduto alla vacanza in città.

Legnano, 60mila abitanti, provincia operosa a Nord di Milano, toponimo che riporta a battaglie epiche, materiale storico da Inno di Mameli. La vita agra di Ignazio, moglie e figli è cronaca di Natale 2022. Un’associazione locale, “Il Sole nel cuore” (389.4453364 il numero per contattarla), ha raccolto la famiglia dal parcheggio e lanciato un appello alla solidarietà. Valeria Vanossi, presidentessa della onlus, l’assiste da settimane sia dal punto di vista economico sia morale: "Per una settimana li ha ospitati in casa una mia volontaria. Poi abbiamo trovato un albergo in città, e da oltre un mese l’associazione e un benefattore anonimo sostengono le spese". Ora è il momento degli appelli: "Per costruirsi un futuro questa famiglia deve poter contare su un alloggio. Ignazio fa le impermeabilizzazioni, Milena percepisce il reddito di cittadinanza. Sono nelle condizioni di pagare un affitto. Il Comune s’è detto disponibile a offrire le garanzie sul contratto. Eppure c’è un’incompresibile paura, un diffuso timore: i proprietari di case sfitte non si fidano nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione di Legnano".

Prove di normalità impossibile. I volontari dell’associazione hanno comprato i regali di Natale per le due bimbe e dopo il ponte festivo torneranno ad accompagnarle a scuola. Ethan, ricoverato in terapia intensiva, dà segnali di miglioramento e presto potrebbe uscire dall’ospedale. "In tanti anni di volontariato e aiuto a famiglie in difficoltà non mi era mai capitato di vedere una situazione del genere", racconta ancora Vanossi: "Li abbiamo trovati di notte in un parcheggio, le bambine accanto alla mamma incinta e rannicchiata sui sedili posteriori dell’auto. Una situazione inaccettabile".

Il sindaco di Legnano Lorenzo Radice e i servizi sociali sono a conoscenza di ciò che sta vivendo la famiglia. "Abbiamo proposto per due volte l’inserimento nella nostra rete di housing sociale, ovvero una sistemazione sì temporanea ma che può comunque prolungarsi per diversi mesi in appartamenti collettivi, ma hanno rifiutato – precisa il primo cittadino –. Per gli alloggi Aler è la Regione che stabilisce criteri e graduatorie d’accesso". Al momento non sono arrivate in municipio proposte concrete dai privati. C’è l’ipotesi di una struttura d’accoglienza, che da un lato permetterebbe a Milena e ai figli di avere un alloggio ma impedirebbe al marito, anche a causa del lavoro, di vedere i suoi bambini. In un video, registrato e mai diffuso, Ignazio si sfoga dopo l’ennesima notte in macchina: "Da mesi vivo in questa situazione e nessuno fa niente...".