Stop alla droga nei boschi Via Crucis anti-spaccio dov’è stato ucciso il pusher

La gente si mobilita con il parroco don Luca Ciotti: "Questo Venerdì Santo vorremmo caratterizzarlo con una marcia per svegliare le coscienze" .

Stop alla droga nei boschi  Via Crucis anti-spaccio  dov’è stato ucciso il pusher

Stop alla droga nei boschi Via Crucis anti-spaccio dov’è stato ucciso il pusher

di Rosella Formenti

Una Via Crucis nel venerdì santo particolare questa sera a Castelveccana per scuotere le coscienze dall’indifferenza nei confronti di ciò che accade intorno, lo spaccio di droga nei boschi della zona. E’ il segnale forte che lancia il parroco don Luca Ciotti, "La via della Croce calpesta la via dello spaccio - " è il messaggio affidato alla locandina pubblicato sul sito della parrocchia con l’invito ai giovani, alle famiglie alle istituzioni a partecipare. La processione che si muoverà alle 20.45 da Nasca percorrerà "la strada dello spaccio" da Nasca verso il Cuvignone. Spiega il parroco "Questo Venerdì Santo vorremmo provare a caratterizzarlo con una marcia, una celebrazione, un incontro, in cui provare a svegliare le coscienze in riferimento a quello che sta avvenendo nei nostri territori, la questione dello spaccio, una malavita abbastanza diffusa". Quindi il ricordo dell’omicidio di un giovane nordafricano a febbraio, episodio sul quale sono ancora in corso indagini, continua "mi piacerebbe che questo non passasse nell’indifferenza, come qualcosa di normale". Una situazione che preoccupa e di fonte alla quale il parroco ha posto una domanda alla comunità, "Come possiamo fare per tenere desta l’attenzione?". La risposta con la Via Crucis questa sera: "Mentre celebriamo la morte di Gesù vorremmo percorrere la via della Croce, calpestando la via dello spaccio, ponendo i piedi su questa medesima strada sulla quale quotidianamente si registrano centinaia di passaggi per rifornirsi di dosi di droga. Vorremmo poter non rimanere indifferenti". Una Chiesa che alza la voce, dunque "non vogliamo essere una Chiesa muta - sottolinea don Luca - Vogliamo far capire che non ci stiamo al fatto che vada avanti una malavita di questo tipo. La nostra sarà una veglia in movimento con canti, video, momenti di preghiera, un’ iniziativa aperta a tutti per dire che la comunità cristiana vuole essere da stimolo per tutti a tenere le coscienze deste. Non lasciamo che le cose avvengano senza fare nulla. Non siamo indifferenti".

Dopo la veglia ci sarà anche una raccolta firme a sostegno di alcune proposte affinché il territorio possa tornare ad essere vissuto nella sua bellezza e in serenità dai cittadini, cosa che da qualche tempo non è più possibile: bisogna fare prevenzione ed educare alla bellezza, ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti e delle istituzioni.