Spaccio nei boschi, nuovo servizio di controllo straordinario disposto dal comando provinciale dei carabinieri di Varese, coordinato in dettaglio dalla compagnia di Luino. Venerdì i militari hanno condotto un’impegnativa perlustrazione dei fitti boschi a sud del nucleo di Biviglione e di quelli a ridosso del fiume Tresa, con la partecipazione delle Squadre Cacciatori di Calabria e Sardegna. Nell’ambito dell’attività è stato arrestato un cittadino marocchino di 24 anni.
In aggiunta alle aree boschive di Valcuvia, Valganna e Valmarchirolo, già focus di analoghi servizi dall’inizio del mese, il comando di Luino ha inserito quale nuovo obiettivo anche i boschi vicini al fiume Tresa e di confine con il territorio svizzero, essendo emerse evidenze in quell’area di un acuirsi del fenomeno di spaccio a bordo strada e della nascita di nuovi bivacchi. La risposta non si è fatta attendere: è stata organizzata una mirata azione di contrasto, iniziata con uno studio della topografia del territorio, a cura delle Squadre Cacciatori operanti fin dal primo mattino, che ha portato a individuare due importanti bivacchi. Uno era nascosto con grande cura e dislocato in un’area particolarmente impervia, con funzioni di riparo notturno e di soggiorno a medio termine. L’altro fungeva da punto di preparazione e smistamento di stupefacenti, da cui i trafficanti potevano raggiungere il bordo strada e cedere quanto preparato al dettaglio, tra le curve in uscita del piccolo centro di Biviglione, non lontano da Luino.
L’azione delle due squadre Cacciatori ha permesso di individuare i nuovi e ben nascosti bivacchi, poi smantellati con la collaborazione della protezione civile di Luino, e quindi di arrestare un cittadino marocchino, con numerosi pregiudizi specifici di polizia in materia di stupefacenti. Il giovane, colpito da ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip di un tribunale lombardo, viveva in clandestinità proprio nei boschi a ridosso di Biviglione. Il marocchino, che aveva provato a sottrarsi alla cattura con una fuga nella fitta boscaglia, è stato accompagnato negli uffici del comando di Luino, prima di essere trasferito in carcere a Varese.
Lorenzo Crespi