
La Guardia costiera di Solcio di Lesa si occuperà dell'indagine
Ranco (Varese) - Sarà un’indagine della Guardia Costiera di Solcio di Lesa a stabilire le responsabilità dello scontro tra due natanti, nel tardo pomeriggio di domenica, di fronte al lungolago di Ranco. Nello scontro tra un motoscafo di 10 metri e un gommone lungo 5 metri, il primo lungo una decina di metri e il secondo grande la metà, ad avere la peggio è stato il mezzo più piccolo che all’arrivo della motovedetta della Guardia Costiera stava a malapena a galla e non aveva più i requisiti per poter navigare. I militari hanno provveduto a sbarcare i cinque passeggeri, tutti molti scossi e qualcuno con evidenti tagli provocati molto probabilmente dal contatto ravvicinato con l’elica del motoscafo che è praticamente passato sopra all’altro mezzo.
Sbarcati sul pontile di Ranco i cinque sono stati presi in carico della Guardia Medica che più tardi si è occupata anche dei passeggeri del motoscafo, una famiglia con tre adulti e quattro bambini, due dei quali sono stati sbalzati in acqua in seguito al violento scontro. Resta in condizioni critiche, tenuta sotto osservazione dai medici dell’ospedale San Gerardo di Monza, una ragazza di 14 anni, che ha riportate ferite da taglio con ogni probabilità causate dall’elica.
Certamente è stato un miracolo se non c’è scappato il morto com’era accaduto a giugno dell’anno scorso sul lago di Garda quando Umberto Garzarella, 37 anni, e la fidanzata Greta Nedrotti, 25, furono travolti e uccisi da un motoscafo condotta un cittadino tedesco, si è scoperto poi ubriaco, che neppure si accorse della presenza del loro piccolo gozzo alla fonda. Il grosso motoscafo finì a tutta velocità contro la piccola barca di legno e la taglio praticamente in due, mandandola in mille pezzi, nonostante l’impatto il turista si allontanò senza neppure fermarsi a prestar loro soccorso. Pochi giorni dopo sul lago di Como, sempre nello scontro tra due motoscafi, toccò a Luca Fusi, 22 anni di Guanzate, perdere la vita. Fortunatamente questa volta le conseguenze sono state meno gravi, ma Guardia Costiera e carabinieri di Angera hanno aperto ugualmente un’inchiesta. I conducenti del gommone e del motoscafo, riportati a riva, sono stati sottoposti entrambi all’alcoltest risultato negativo.
Adesso le indagini si concentreranno sulle ragioni della collisione. Sicuramente uno dei due mezzi, o entrambi visti i danni riportati dalle imbarcazioni, procedeva ad andatura sostenuta nonostante la breve distanza dalla costa. Si tratta di capire chi dei due ha compiuto la manovra azzardata che ha causato lo speronamento. Sulla strada è relativamente semplice stabilirlo, in acqua vigono altre regole ma di sicuro la prudenza non è mai troppa. Per questo sul Lario l’Autorità di Bacino ha messo a punto un vademecum in più lingue che viene consegnato ai turisti quando affittano un’imbarcazione.