Scoiattoli nel parco Castello di Legnano, scatta il censimento

Per ora il Comune dice "no" all'abbattimento. Nel mirino anche nutrie e tartarughe

Uno scoiattolo  grigio

Uno scoiattolo grigio

Legnano (Milano), 3 gennaio 2019 - Nutriescoiattoli e tartarughe. Sono queste le tre specie che di fatto negli anni hanno cambiato il volto del parco Castello di Legnano e sulle quali la giunta Fratus vuole vederci chiaro. A lanciare una sorta di censimento è stato l’assessore al territorio, Gianluca Alpoggio illustrando i progetti per il prossimo anno. Alpoggio ha parlato di una sorta di masterplan per il Parco. "Ci vuole una pianificazione strutturata del parco castello perché è pur sempre un parco urbano, ma è messo male e soprattutto è molto disordinato. Male il laghetto interno, male i percorsi, male le piante e male anche la flora e fauna che lo abitano. Bisogna provvedere a fare uno studio accurato per capire dove e come intervenire all’interno del suo perimetro".

Alpoggio parla delle specie animali che abitano il parco e che in passato dovevano essere limitate: "Gli scoiattoli grigi sono stati inseriti non si sa bene il perché, anni fa nel parco. Di fatto hanno preso piede al posto dei nostri rossi, per poi proliferare ovunque in zona, fino ad arrivare alla Canazza e in altri paesi. Sono specie molto invasive perché hanno modificato l’intero ecosistema". Nessuno sterminio di massa però per gli scoiattoli, come invece alcuni anni fa era stato ipotizzato. Per adesso la situazione andrà prima studiata e poi monitorata al meglio, insieme alla situazione delle nutrie presenti nel laghetto e delle tartarughe, la cui presenza massiccia è sotto gli occhi di tutti. "Il discorso di pianificazione della situazione del parco con i lavori da fare e le specie animali da valutare, andrà fatto e poi messo in pratica in diversi anni per poterlo gestire al meglio. Iniziamo per ora con uno studio che ci darà le migliori indicazioni per preservare l’ecosistema».