
Manifestazione della Cgil
Arluno (Milano), 7 ottobre 2015 - Sciopero di otto ore, l'altro ieri, alla Fratelli Elia. I 12 dipendenti dell’azienda, specializzata in logistica e trasporti, hanno incrociato le braccia per protestare contro il piano di ristrutturazione presentato dalla proprietà. La protesta ha interessato la sede centrale di Moncalieri, in provincia di Torino, e le sedi distaccate. In tutto 280 dipendenti che ieri si sono astenuti dal lavoro per manifestare la propria contrarietà al nuovo piano di riorganizzazione. La Filt Cgil, che ha organizzato un presidio davanti ai cancelli della sede di via Bellini, teme che tra gli obiettivi non ancora esplicitati dalla società vi sia anche una riduzione degli organici. «A questo fanno pensare gli interventi che l’azienda intende assumere attraverso il nuovo piano di riorganizzazione - spiega Mauro Sardella, sindacalista della Filt Cgil del comprensorio Ticino Olona -. Mi riferisco all’intenzione di chiudere la sede centrale di Moncalieri, con il trasferimento dell’attività a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Stesso discorso per l’esternalizzazione delle attività della filiale di Livorno. Ma i contraccolpi si faranno sentire su tutte le filiali, compresa quella di Arluno». Infatti, spiega Sardella, l’intenzione dell’azienda è di concentrare in un’unica sede tutte le attività di backoffice che ora vengono svolte in ogni singola filiale. «L’azienda prevede - aggiunge il sindacalista della Cgil - di ridurre gli stipendi degli autisti».
di Michele Azzimonti