
Rugby Sound da record. Musica per 72mila fan: "Il nostro obiettivo?. Affermarci in Europa"
Un’edizione da record. E dalla quale non si può e non si deve più tornare indietro. Il Rugby Sound 2024 ha fatto registrare un afflusso di 72mila spettatori per 25 performance dal vivo e 13 dj set, pre e after show. Quattro sono stati i sold out; quello del 29 giugno con Voglio Tornare Negli Anni 90, il 3 luglio con il concerto di Coez & Frah Quintale, il 6 luglio con Zarro Night, Dj Matrix, il Pagante & Friends e poi quello dell’11 luglio con Punk in Castle che ha visto protagonisti Punkreas, Derozer e Vallanzaska.
Tutto questo nonostante il maltempo, che ha costretto all’annullamento della serata che avrebbe visto protagonisti Cristina D’Avena e i Gem Boy, che ha fatto capolino dalle parti dell’isola del Castello di Legnano. "Questo è l’anno in cui maggiormente abbiamo voluto osare - commenta Fulvio De Rosa, head manager di Shining Production, co-organizzatore del festival -. Abbiamo presentato una programmazione più estesa, portandola a 14 giorni, con un pausa nel mezzo, che ha permesso al Rugby Sound Festival di offrire ben tre week-end di grande musica. Quest’anno abbiamo incluso diversi generi musicali, alcuni anche agli antipodi fra loro, per riaffermare lo spirito del festival: un evento in cui tutti possano riconoscersi, almeno per una sera. Mai come in questa edizione abbiamo avuto l’onore di presentare un cast così internazionale. La scelta dell’unica o delle poche date italiane di tour europei o mondiali è valutata anche in base alla reputabilità dell’evento e al contesto in cui si tiene la manifestazione". Il lavoro degli organizzatori del Rugby Sound non si ferma: "Il nostro obiettivo per i prossimi anni è fare in modo che continui a eccellere e affermarsi come uno dei festival italiani di maggiore respiro europeo". Per questo ringraziamo il team del Rugby Parabiago, con cui da anni scendiamo in campo per giocare insieme questo bellissimo, emozionante e sempre sfidante campionato".
"I grandi eventi sono un aspetto qualificante nell’offerta di una città e concorrono a determinare la sua attrattività - aggiunge il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice -. In questo senso il Rugby Sound, sebbene a Legnano abbia una tradizione relativamente recente, ha saputo imporsi rapidamente come un appuntamento immancabile e attesissimo della nostra estate rafforzando quel ruolo di città polo che Regione Lombardia ci riconosce per tanti aspetti e che, proprio grazie anche a questo festival, esercitiamo a buon diritto anche per la musica richiamando un pubblico che va ben oltre i confini del nostro territorio".
Quella del Rugby Sound è però prima di tutto una famiglia: "Voglio dedicare un pensiero particolare a Valerio Bonalumi e Valerio Antonioni, colonne portanti del Rugby Sound Festival, che ci hanno lasciato lo scorso anno ma che vivono con noi in ogni nota, in ogni serata. Senza di loro il Rugby Sound non sarebbe così com’è" sottolinea Cristiano Bienati, manager del Rugby Parabiago.