
Parabiago, l'area dismessa dell'ex Its Artea (Studiosally)
Parabiago (Milano), 8 ottobre 2014 - Sono in tre. Due uomini e una donna. Tutti di etnia Rom. Escono al mattino e rientrano alla sera. La loro casa è uno dei capannoni abbandonati dell’ex Its Artea. Si tratta di un edificio fatiscente dove le condizioni igieniche-sanitarie sono sempre più disperate. L’hanno eletto illegalmente a domicilio e qui hanno portato materassi, masserizie e qualche coperta. Le segnalazioni della loro presenza sono arrivate anche attraverso i blog e i social network.
E la conferma è giunta dallo stesso assessore alla Polizia locale Luca Ferrario: «Sì è vero. Sappiamo che sono lì e la situazione è monitorata costantemente dalle forze dell’ordine. È indubbio che si tratta di un’occupazione abusiva e che, come abbiamo fatto altre volte, bisognerà prima o poi intervenire con uno sgombero, in accordo con la proprietà dell’area. Tuttavia è bene precisare che non si tratta di uno di quegli insediamenti che possono suscitare allarmismo.
Sono solo in tre e non si tratta di persone che poi durante il giorno sostano a Parabiago. Al mattino vanno lontano e quando rientrano se ne stanno là dentro. Dai diversi controlli effettuati infatti è stato accertato che non creano problemi di sicurezza o di ordine pubblico. Questo non significa che tolleriamo la loro illecita presenza, ma solo che non siamo di fronte ad un’emergenza come è successo in passato». Da ricordare infatti che sono state già sei le vaste operazioni di sgombero portate a termine negli ultimi anni all’interno di quest’area dismessa. In tutto sono stati oltre settanta i nomadi allontanati. «Personalmente credo comunque che il problema ora vada anche risolto a monte», aggiunge Ferrario. In altre parole l’unico intervento risolutivo sarebbe quello di radere al suolo la fabbrica: negli ultimi mesi i contatti in tal senso tra l’Amministrazione comunale e la proprietà sono stati diversi. E costruttivi. Il destino dell’Its Artea dovrebbe essere quindi segnato, ovvero lo stesso dell’ex Cantoni di Legnano o di tante altre aree dismesse della zona: abbattimento totale per fare poi spazio a un insediamento commerciale. Per ora, però, si attende ancora il sigillo dell’ufficialità.
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