Emerson vuole lasciare Rescaldina: parte la mobilitazione

Oggi il corteo dei 125 lavoratori a rischio per l’annunciata delocalizzazione dello stabilimento

La manifestazione si svolge questa mattina alle nove dalla sede al municipio

La manifestazione si svolge questa mattina alle nove dalla sede al municipio

Rescaldina (Milano) - Il sindaco Giles Ielo è chiamato ad affrontare l’ennesima crisi occupazionale, con taglio di posti di lavoro, sul suo territorio. Era già stato coinvolto nelle vicende che hanno interessato il settore commerciale, con la dipartita dell’Auchan e il ridimensionamento degli spazi di vendita (e di conseguenza di personale occupato) dopo il passaggio a Conad, e la dismissione di altri marchi. Questa della Emerson è comunque una notizia a forte impatto. "È sempre stata un’azienda che ha garantito lavoro a molte famiglie di Rescaldina, rappresenta la storia industriale di quest’ultimo secolo" hanno commentato in molti, nella giornata di ieri, quando la notizia è diventata di dominio pubblico. 

Oggi i lavoratori scenderanno in piazza. In corteo, dopo le 9, andranno dalla sede dello stabilimento al municipio dove appunto è previsto un incontro con il sindaco Ielo, il quale ha già fatto sapere che come amministrazione "supporteremo qualsiasi azione i lavoratori promuoveranno". "La chiusura di questo stabilimento non solo comporterà il cambiamento della vita dei 125 lavoratori occupati, ma tutta quella del territorio di Rescaldina. Abbiamo già vissuto le crisi del tessile, con le chiusure di molte realtà come la Bassetti. Anche se i numeri in questo caso specifico sono inferiori, rimane una perdita di valore del territorio". Da parte loro i sindacati sono pronti ad avviare la nuova procedura predisposta dal Governo per situazioni analoghe, l’iter prevede l’attivazione dei tavoli di crisi con il coinvolgimento di Confindustria, Regione Lombardia e Ministero.

"Da parte nostra – afferma la consigliera regionale Silvia Scurati, componente della commissione Attività produttive – attendiamo che dalle fasi iniziali di confronto sia formalizzata la posizione dell’azienda per poi, come sempre fatto, convocare tramite Regione Lombardia le parti nella commissione Attività produttive. Allo stesso tempo anche l’assessore alla formazione e al lavoro Melania Rizzoli, che ho avuto modo di sentire, attiverà tutti i canali istituzionali legati alle crisi aziendali. Massima attenzione, dunque, per i lavoratori e le loro famiglie" .