GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Magenta, il pub sotto accusa: "Rispettiamo le norme"

Il cartello affisso sui muri del Celtic House di via Di Dio “se hai paura resta a casa“ ha scatenato una bufera

Il locale a Magenta

Magenta (Milano), 2 settembre 2020 - Ha dovuto sospendere la pubblicazione delle recensioni in merito ad un locale di Magenta Tripadvisor, la famosa piattaforma che pubblica i commenti relativi a ristoranti, hotel, tour gastronomici e altro, perché si era scatenato il finimondo. I commenti sul ristorante Celtic House di Magenta hanno suscitato clamore. Tutto questo perché, a detta di alcuni clienti che hanno pubblicato i loro commenti, non verrebbero rispettate le norme anticovid e, addirittura, sarebbe comparso un cartello con la scritta «La nostra libertà non termina dove iniziano le tue paure. Se sei spaventato stai a casa! Se hai paura di trovarti all’interno con altre persone non entrare in questo locale!». E così si è scatenato il finimondo. C’è chi è pronto a sostenere che i dipendenti lavorano senza mascherina, altri giurano che le distanze di sicurezza non vengono rispettate. 

Secca la risposta del titolare: «Abbiamo presentato una denuncia alla Procura della Repubblica per diffamazione, anche a mezzo stampa. Nessuno ha mai negato l’esistenza del covid-19 e le norme sulla sicurezza nel nostro locale vengono ampiamente rispettate. Sapete quando è avvenuto l’ultimo controllo? Venerdì. Tutto era in regola, tanto è vero che siamo sempre rimasti aperti». Gli stessi responsabili del ristorante di via Fratelli Di Dio hanno replicato anche agli stessi clienti, o presunti tali. Rispondendo per le rime a quanto veniva denunciato. «Dove sarebbe la mancanza di rispetto verso i dipendenti, collaboratori e clienti – scrivono –? La registrazione dei clienti viene effettuata via computer. Abbiamo un database con nome, cognome e numero di telefono. Il distanziamento è presente e le mascherine vengono portate da tutto lo staff. Tutto questo è stato constatato da ben tre controlli effettuati dalle autorità preposte». I titolari assicurano che il diritto alla salute di tutti, dipendenti e clienti, è tutelato. Ora la palla passa alla magistratura, che dovrà chiarire per quale motivo alcuni frequentatori di Tripadvisor hanno postato tali commenti.